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Crac Parmalat: assolte le banche estere accusate di aggiotaggio

Le quattro banche estere accusate di aggiotaggio all’interno del caso Parmalat sono state assolte dalla seconda sezione penale di Milano. Il Codacons ha espresso il suo malcontento per la sentenza e ha invitato i risparmiatori a presentarsi in sede civile.
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caso callisto tanzi

Si è conclusa con l'assoluzione la sentenza nella quale quattro banche estere: la Morgan Stanley,  la Bank of America,  la CitiGroup e  la Deutsche Bank sono state ritenute innocenti rispetto al reato di aggiotaggio connesso al caso del crac Parmalat. Per tali banche, così come per i 5 manager a capo degli istituti di credito in questione, i giudici della seconda sezione penale di Milano hanno concluso che non sussiste l'accusa di aggiotaggio. Chi temeva che sarebbe stato il ddl sul processo breve, che anticipa i tempi per la prescrizione dei processi, a bloccare il naturale avanzamento del processo ha dovuto ricredersi.

La pubblica accusa, costituita dai pm Eugenio Fusco e Carlo Nocerino, riteneva che le banche in questione avessero avuto parte attiva nella frode perpetrata da Callisto Tanzi e volta a gonfiare il titolo Parmalat, al di là del suo valore reale. Ma i giudici del tribunale milanese non credono, invece, che tali istituti di credito siano stati complici di Callisto Tanzi all'epoca dei fatti. La sentenza è stata accolta con grande meraviglia da parte dell'accusa che aveva richiesto di confiscare agli istituti di credito circa 120 mila euro complessivi, e il pagamento di una multa di 900 mila euro ciascuno. Delusione a parte, resta la rabbia dei tantissimi risparmiatori che avevano acquistato i bond "viziati": sono più di 30000 e nella speranza di poter ricevere un risarcimento al processo si erano costituiti parte civile.

A tal proposito, anche il Codacons ha espresso il suo malcontento dopo la lettura della sentenza, in particolare, queste sono le parole che ha usato il presidente Carlo Renzi: "E' una vergogna. I magistrati italiani scendono in campo contro processi brevi e prescrizioni, appellandosi proprio a cause di valenza sociale come Parmalat e crack vari, e poi, quando si trovano a decidere su tali vicende, danno torto ai cittadini e assolvono le banche che hanno venduto carta straccia. Invitiamo i risparmiatori a proseguire la battaglia in sede civile al fine di far valere i propri diritti contro i potentati bancari".

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