Costa D’Avorio, sparatoria in un resort: ci sono almeno dieci vittime
AGGIORNAMENTO: Fonti francesi confermano che il bilancio è di almeno 10 morti, con 4 vittime occidentali. Il numero di feriti è in costante aggiornamento: al momento si parla di 30 persone, di cui una quindicina con ferite piuttosto gravi. La polizia ivoriana parla invece di 12 vittime, confermando la morte di 4 persone "occidentali".
Un commando sarebbe entrato in azione all’Hotel Etoile du Sud, nella città costiera di Grand-Bassam, in Costa d’Avorio. Nel blitz, in un resort solitamente affollato da turisti occidentali, sarebbero rimaste uccise alcune persone (fonti non ufficiali parlano di 6 morti e una decina di feriti, ma si dovrà attendere ancora per avere informazioni più precise).
La sparatoria sarebbe ancora in corso, mentre ci sono già le prime testimonianze che arrivano dai media locali:
Il resort si trova a una quarantina di chilometri dalla capitale Abidjan. Non si hanno ancora notizie sulla matrice dell'attentato e non sono giunte rivendicazioni alle autorità locali. Le forze speciali sono in azione, anche per mettere in sicurezza le spiagge circostanti, meta di migliaia di turisti occidentali.
Secondo fonti inglesi, Guardian e Bbc, i morti sarebbero 6, con diverse decine di feriti: il commando sarebbe composto da due sole persone e la sparatoria sarebbe ancora in corso, con le forze speciali ivoriane in azione proprio in questo momento. Le Monde, invece, parla già di 15 morti, di cui 5 turisti occidentali:
Ci sono prime immagine che arrivano dal resort, con un video diffuso da fonti locali in cui si sentono distintamente gli spari:
Le immagini dalla spiaggia sono inquietanti:
La Farnesina, intanto, fa sapere di aver avviato "verifiche" per determinare la presenza o meno di vittime italiane e, in generale, di turisti italiani nel resort preso d'assalto dai terroristi. Qualche testimone ha ipotizzato possa trattarsi di fondamentalisti islamici, riportando che i membri del commando avrebbero urlato "Allahu Akbar", ma la notizia non trova finora riscontri nelle dichiarazioni ufficiali delle autorità ivoriane.