Costa Concordia, ritrovato un altro corpo: 17 le vittime del naufragio (VIDEO)
Giglio, trovata 17esima vittima
Naufragio Concordia, un altro cadavere a bordo del relitto.
E’ stato ritrovato un altro corpo a bordo della nave Costa Concordia: la diciassettesima vittima del naufragio è una donna. I sommozzatori hanno trovato un nuovo corpo nella zona dal ponte 6. Giorno dopo giorno il bilancio della tragedia si aggrava sempre di più, e la speranza di trovare persone ancora vive a bordo del relitto è sempre più vana. Sul numero dei dispersi vi è stata una grave polemica che avrebbe messo in dubbio anche l’eventuale sbarco di clandestini a bordo della nave da crociera, per cui non è mai stato fornito un numero ufficiale delle persone non ancora pervenute. Le vittime del naufragio, per ora, sono 17. Le operazioni dei sommozzatori, nonostante il ritrovamento di questa mattina, vanno a rilento, così come i lavori per il recupero del carburante: la Protezione Civile ha annunciato che il pontone attaccato alla nave per le operazioni di recupero del carburante è rientrato in porto per motivi di sicurezza e rischi vari legati al maltempo.
Le indagini e il recupero del carburante: operazioni a rilento
La ditta ‘Smit Salvage’ e il gruppo ‘Royal Boskalis Westminster’ si occupano del recupero delle oltre 2000 tonnellate di carburante presenti a bordo della Costa Concordia. Lo sversamento di tale ingente quantità di sostanze potrebbe causare un disastro ambientale, ma le operazioni di recupero non sono iniziate sotto un buon auspicio. Le operazioni di frangiatura dovrebbero avvenire con l’ausilio del pontone ‘Meloria’, una sorta di galleggiante usato come piattaforma per trasporto merci o per eseguire, appunto, lavorazioni sopra e sotto il livello dell’acqua su cui galleggia. Qualche ora fa, il pontone è stato fatto rientrare per motivi di sicurezza, in quanto il maltempo potrebbe provocare ulteriori problematiche.
Sul fronte delle indagini, mentre 6 passeggeri americani chiedono 460 milioni di dollari come risarcimento, contro i 14mila euro annunciati dalla compagnia nei giorni scorsi, il comandante Francesco Schettino non sarà sospeso dal sindacato dei capitani di lungo corso ‘Uslac-Uncidim'. Il presidente di ‘Uslac', Antonino Nobile, aveva dichiarato: “Non ce lo sogniamo neanche. Valuteremo la conclusione delle indagini. E anche la sospensione da parte dell'armatore è da valutare". Sul comandante, al timone della Concordia la sera del 13 gennaio, pendono pesanti accuse: omicidio colposo, naufragio e abbandono di nave. Le intercettazioni telefoniche e gli interrogatori successivi alla tragedia, poi, non avevano giovato alla sua già precaria situazione: al telefono con un amico, Schettino aveva confessato di aver abbandonato la nave spontaneamente, subito dopo il naufragio.