Costa Concordia, nella notte recuperati due sopravvissuti, raggiunto un altro superstite
Dopo ore di angoscia e preoccupazione arriva finalmente una buona notizia, nella notte i soccorritori hanno tirato fuori dalla nave Costa Concordia affondata venerdì sera due superstiti della sciagura, una coppia sudcoreana che è stata portata in salvo dai Vigili del Fuoco. Le notizie positive speriamo non finiscano qui visto che i soccorsi hanno già individuato un'altra persona ancora in vita bloccata all'interno della nave, e stanno facendo di tutto per riuscire a liberarlo. L'uomo individuato dai Vigili del Fuoco è Marrico Giampetroni capo commissario di bordo sulla nave, bloccato sul ponte 3 e forse impossibilitato a muoversi perché ferito ad una gamba. I controlli alla ricerca dei dispersi sono stati continui per tutta la notte e continuano in queste ore, i Vigili del fuoco stanno controllando cabina per cabina la presenza di altre persone e proprio in questa ricerca hanno individuato i tre superstiti.
La coppia di coreani tratta in salvo è in buone condizioni seppur psicologicamente scossa per il grave incidente. I due erano rimasti bloccati nella loro cabina e all'arrivo dei soccorsi hanno cercato di farsi sentire con urla e rumori fino a che i Vigili del fuoco sono arrivati a loro. La posizione della nave non è delle migliori, piegata su un fianco e per la metà riscoperta d'acqua, anche per questo per portare fuori dall'imbarcazione i due coreani ci sono voluti un'ora e mezza di lavoro. Anche l'altro superstite già individuato dai soccorritori è bloccato, la sua situazione però sembra più complicata visto che è ferito ad una gamba e che la zona dove è rimasto è parzialmente sott'acqua. I soccorritori stanno facendo di tutto per riuscire a salvarlo ma la presenza di oggetti pericolanti sulla nave ostacola il loro lavoro.
L'ispezione delle cabine e dei ponti della nave avviene sia per la parte scoperta della nave che per quella sommersa grazie ai sommozzatori che si sono calati all'interno della nave. I controlli cercano di concentrarsi soprattutto sulle cabine di quelle persone segnalate come dispersi. La paura è che con il black out avvenuto sulla nave a seguito dell'impatto con gli scogli molti siano rimasti bloccati nelle cabine la cui serratura è elettronica. Si sta ingaggiando una corsa contro il tempo per riuscire ad individuare ogni segnale di vita ancora presente sulla nave, per aggiornare in positivo quel bilancio dei dispersi che è ancora troppo pesante.
Dopo le notizie allarmate sul numero dei morti è stato lo stesso Prefetto Linardi a consigliare di non enfatizzare i numeri, perché per il momento si basano solo sulla differenza tra gli elenchi stilati dalla Costa crociere e quelli dei superstiti raccolti dai soccorritori, e che "persone sotto shock potrebbero non essersi fermate a farsi registrare sbarcando sulla terra ferma e che parenti e conoscenti hanno direttamente accompagnato a casa".