Costa Concordia: naufragio, omicidio e disastro colposo le accuse per il comandante Schettino
Naufragio, omicidio colposo plurimo ed abbandono della nave, peraltro avvenuto quando sulla Costa Concordia c'erano ancora molte persone da salvare. Sono queste le gravi accuse alle quali dovrà rispondere Francesco Schettino, che da ieri notte è nel carcere di Grosseto. Reati contestati anche al primo ufficiale in plancia Ciro Ambrosio. Gli ultimi dati ufficiali confermano i 3 morti per annegamento, 38 dispersi, e circa quaranta feriti. Nella notte sono stati tratti in salvo due sopravvissuti e raggiunto un altro superstite.
Sulla disgrazia della crociera naufragata a 50 metri dall’isola del Giglio (i video dei soccorritori) ci sono ancora troppe incognite. Innanzitutto quelle sulla rotta: per quale motivo il "Gigante del Mare", che in base al programma di crociera, avrebbe dovuto passare a 5 miglia dalla costa, si è avventurata a meno di 3 miglia dalla costa toscana dell'Argentario, fino ad incagliarsi nelle secche e da impattare contro uno scoglio che è rimasto letteralmente conficcato nello squarcio apertosi sulla carena della nave?
Le versioni del comandante Schettino e del magistrato Verusio
Troppo semplicistica la versione del comandante Schettino: «Mentre navigavamo ad andatura turistica abbiamo impattato uno sperone di roccia che non era segnalato. Secondo la carta nautica, doveva esserci acqua a sufficienza sotto di noi”. Sulla dinamica dell'incidente – che secondo le stime più pessimistiche, avrebbe portato a 40 morti – è intervenuto il procuratore capo di Grosseto, Francesco Verusio, evidenziato il movimento sin troppo incauto ordinato da Schettino: «La nave ha preso uno scoglio che si è incastrato sul fianco sinistro inclinare ed imbarcare tantissima acqua nel giro di due, tre minuti. Ai comandi c'era Schettino, ed è stato lui ad ordinare la rotta: questo è quanto ci risulta. E' stata una manovra voluta».
Un passaggio maldestro per "salutare" l'isola del Giglio?
E' probabile che la decisione di avvicinarsi "incautamente" all'isola del Giglio, sia stato fatto per far ammirare il suggestivo spettacolo ai passeggeri della Concordia, manovra peraltro consuetudinaria per una nave da crociera. Un'ipotesi avanzata anche dal sindaco del Giglio Sergio Ortelli che ha fatto notare come la rotta delle navi che da Civitavecchia si dirigono verso la Liguria è a circa tre miglia dall'isola. Succede spesso che «molte navi passano dal Giglio a salutare con un fischio di sirena gli abitanti. Ma questa volta è andata male», fa notare il primo cittadino.
Schettino, 52 anni, campano, ha un'esperienza di 11 anni con Costa Crociere. Da 6 è comandante delle navi, come fa notare il direttore generale di Costa Crociere, Gianni Onorato, che ci tiene a precisare che quello del Concordia non è un disastro: «Non è corretto dire che la nave era fuori rotta. E' stato un evento imprevedibile aggravato da una non prevedibile inclinazione della nave».