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Costa Concordia, il panico e le urla in pieno naufragio (VIDEO)

Scene di paura e terrore a bordo della Costa Concordia. Il ‘Corriere’ pubblica una video testimonianza del naufragio, i passeggeri urlano e nessuno coordina i soccorsi. Sul relitto, intanto, riprendono le ricerche.
A cura di Carmine Della Pia
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Le ricerche a bordo della Costa Concordia sono riprese stamattina, dopo l’interruzione di ieri a causa del maltempo abbattutosi sull’Isola del Giglio. L’edizione online de ‘Il Corriere della Sera’, intanto, pubblica una video testimonianza del naufragio, un filmato girato da una persona presente a bordo della nave da crociera venerdì 13 gennaio, la sera della disgrazia. Dalle immagini è possibile vedere tutto ciò che è stato solo raccontato, finora: panico, terrore, e totale disorientamento. Diversi membri dell’equipaggio tentano di fornire spiegazioni, e nessuno di loro sembra parlare la lingua italiana. Tutti hanno addosso il giubbotto di salvataggio, la nave è vistosamente inclinata, una ragazza si aggrappa ad un uomo per riuscire a camminare sul corridoio. Qualcuno cerca di capire, mosse frenetiche dettate dal terrore e dall’inconsapevolezza del proprio destino. Com’è tristemente noto, il comandante a timone della nave, Francesco Schettino, lasciò l’imbarcazione quasi subito, senza dirigere le operazioni di soccorso. Qualcuno si affaccia, le luci del Giglio di vedono in lontananza, poi il buio, e le urla.

Ricerche riprese a bordo del relitto

Ieri mattina le condizioni metereologiche non erano ottimali, all’Isola del Giglio, così le ricerche a bordo della Concordia erano state interrotte. Questa mattina, però, i palombari della marina sono riusciti ad aprire un nuovo varco, avvalendosi, sempre, di micro cariche esplosive. Materiale esplodente è stato piazzato, in particolare, sul ponte 5, dove i sub si immergeranno per tentare il recupero dei dispersi.

Delle vittime e delle persone di cui non si ha più notizia dalla sera del naufragio, intanto, è stata fornita una lista ufficiale: 17 i morti, 16 i dispersi, tra cui Dayana, una bimba di soli 5 anni. Viste le difficoltà riscontrate ieri sulle coste del Giglio, le società incaricate avevano anche fermato la complessa procedura con cui sarà possibile svuotare i serbatoi dall’ingente quantitativo di carburante (circa 2.400 tonnellate). Secondo gli esperti, il relitto della Concordia potrebbe restare nei mari del Giglio ancora per un anno.

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