Costa Concordia a Genova, iniziano le operazioni per lo smantellamento
Cominciano oggi le operazioni per lo smantellamento della Concordia. La nave da crociera naufragata due anni e mezzo fa all’ombra del Giglio ieri all’alba ha concluso il suo ultimo viaggio verso il porto di Genova. Ora comincerà una nuova fase, a partire dalla sistemazione delle panne antisversamenti e la realizzazione delle passerelle per i collegamenti con la banchina. Quindi il relitto ci sarà la rimozione degli arredi che si trovano nei ponti al di sopra della linea di galleggiamento, poi sarà spostato al “Molo ex superbacino” per la demolizione dei ponti e dei cassoni che hanno consentito il rigalleggiamento. Ciò che resterà della Concordia verrà poi portato al bacino 4 per lo smantellamento finale e il riciclaggio completo. Nel frattempo oggi si comincerà a decidere, con una serie di riunioni, come procedere per le ricerche del corpo dell’unico disperso Russel Rebello. Si comincerà con l’indicare le zone in cui sono state già effettuate le ricerche per fare una ricognizione mirata.
Cifre, danni e costi del disastro Concordia
Ammontano a oltre 700 milioni le spese per la rimozione e per la demolizione dalla Costa Concordia. Il consorzio San Giorgio, Mariotti e Saipem che curerà lo smantellamento del relitto, ha presentato con un preventivo che vicino alla cifra cento milioni, che rappresenta il tetto massimo fissato dagli assicuratori. Una spesa che fa salire a oltre 700 i milioni sborsati per rimuovere il relitto della nave da crociera. Lo Stato – che nel processo ancora in corso nei confronti di Francesco Schettino si è costituito parte civile attraverso l'Avvocatura dello Stato – ha preteso oltre 37 milioni di euro di danni subiti per il disastro. Complessivamente sono oltre 250 le parti civili ammesse al procedimento. Il Comune dell'Isola del Giglio ha chiesto danni quantificabili in almeno 80 milioni di euro. Mentre il tema di legali che assiste i passeggeri ha avanzato richiesta di 500 mila euro per ogni naufrago.