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Cosa ha detto Beppe Grillo a Giorgio Napolitano

Durante la conferenza stampa successiva al suo incontro con Napolitano, Grillo ha raccontato i temi e le questioni sollevate. “Napolitano vada in tv e dica la verità su come stanno le cose”.
A cura di Redazione
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C'era ovviamente grande attesa per l'incontro fra Giorgio Napolitano e Beppe Grillo, dopo le polemiche degli ultimi giorni e dopo un primo rinvio dovuto agli impegni del capo politico del Movimento 5 Stelle. Durante l'incontro, cui hanno partecipato anche Nicola Morra e Riccardo Nuti, capigruppo al Senato e alla Camera, nonché Gianroberto Casaleggio (non presente alla conferenza stampa successiva), Grillo e Napolitano si sono confrontati sugli ultimi sviluppi della situazione politica e sui temi economici e sociali.

È lo stesso Grillo a parlarne, nell'Aula Nassiriya del Senato, cominciando con il dire che si è trattato di un "incontro piacevole, pur in una sala senza connessione telefonica né wi-fi" e rendendo onore al Capo dello Stato per aver preso in considerazione le rivendicazioni del Movimento 5 Stelle. "Abbiamo espresso le nostre preoccupazioni sulla situazione economica e sociale, su un Paese che si avvia ad una catastrofe senza ottimismo", racconta Grillo, che poi attacca: "Il Governo è sostenuto dalle stesse forze che sono responsabili dello sfacelo che ha distrutto l'economia, con le larghe intese che tutelano solo gli interessi di Berlusconi". Lo stesso Letta, "rinvia senza trovare alcuna soluzione, con i numeri dello sfacelo che sono sotto gli occhi di tutti"; mentre il Parlamento (con "nominati a tavolino dai partiti e non eletti dai cittadini") è giorno dopo giorno espropriato delle sue funzioni, con "decreti legge approvati a comando", perché non siamo "più nemmeno una democrazia".

Le proposte del Movimento invece sono quelle note da tempo, sulle quali Grillo ha chiesto un impegno: rinegoziare condizioni per rimanere nell'euro, togliere Irap, una tassa estorsiva, e ridurre tassazione alle imprese, reddito di cittadinanza, abolire i finanziamenti pubblici a giornali e partiti, riportare grandi gruppi (Autostrade e Telecom) sotto il controllo dello Stato, eliminare Tav e nazionalizzare il Monte dei Paschi di Siena, rinunciare agli F35 e alla missione in Afghanistan e applicare dazi doganali sul Made in Italy.

Infine, la vera e propria richiesta fatta a nome del Movimento 5 Stelle: "Napolitano vada in televisione a reti unificate, a spiegare come stanno le cose e a dire la verità, visto che ci aspetta un autunno con problemi sociali forse incontrollabili". Ma soprattutto "si impegni per abrogare il Porcellum, sciolga le Camere e magari indica nuove elezioni".

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