Cosa cambia per Berlusconi dopo l’affidamento in prova ai servizi sociali

Come vi abbiamo raccontato, Silvio Berlusconi dovrà scontare la sua pena residua di un anno ai servizi sociali: questa mattina è infatti arrivato il via libera del Tribunale di Sorveglianza di Milano alla misura alternativa al carcere dell'affidamento in prova ai servizi sociali ex articolo 47. Si chiude dunque un lunghissimo percorso giudiziario, cominciato con la condanna in primo grado per frode fiscale, poi definitivamente ratificata dalla Cassazione, che ha provocato anche la decadenza del leader di Forza Italia dalla carica di senatore. Berlusconi dunque si recherà una volta a settimana (e per non meno di 4 ore consecutive) al centro per anziani di Cesano Boscone, che dista circa 50 chilometri dalla sua residenza di Arcore e presterà servizio di assistenza.

Ovviamente però resta da capire quali saranno le altre limitazioni connesse all'esecutività della sentenza. Come si legge nel comunicato stampa diffuso dal Presidente Pasquale Nobile de Santis, infatti, Berlusconi non potrà lasciare la Lombardia, salvo specifiche autorizzazioni, ma potrà recarsi a Roma dal martedì al giovedì, a patto di rientrare ad Arcore entro le 23 dello stesso giovedì. Come da normativa vigente, poi, Berlusconi non potrà incontrare pregiudicati o frequentare tossicodipendenti e per recarsi in luoghi diversi da quelli ammessi dalla deliberazione del Tribunale di Sorveglianza dovrà invece chiedere un permesso specifico. Una decisione che i legali del Cavaliere considerano "equilibrata e soddisfacente anche in relazione alle esigenze dell’attività politica del presidente Berlusconi". Una locuzione che lascia intendere come l'entourage di Berlusconi sia convinto della possibilità di conservare buoni margini di "agibilità politica" nel corso delle prossime settimane di campagna elettorale.