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Corte Costituzionale: il Parlamento prova (di nuovo) a eleggere i 3 giudici mancanti

Oggi alle 13 nuova seduta comune del Parlamento per provare a eleggere i 3 giudici della Corte Costituzionale: saltata l’intesa Pd – M5S, ritorna la “grande coalizione”.
A cura di Redazione
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È convocata per oggi la riunione in seduta comune del Parlamento per l’elezione di tre giudici della Corte Costituzionale. Si tratta dell’ennesimo tentativo di riparare a una “eccezione”, con il massimo organo di garanzia costituzionale ancora privo di tre membri, dopo il fallimento delle negoziazioni e delle trattative degli ultimi mesi (e una serie di votazioni a vuoto). Ricordiamo che, per eleggere i giudici costituzionali, serve ora il quorum dei tre quinti del Parlamento in seduta comune: quindi bisognerà superare quota 570.

Nei giorni scorsi si era pensato a un’intesa tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle, con la convergenza sui nomi di Augusto Barbera e Franco Modugno (quest’ultimo nome gradito ai grillini e probabilmente ancora candidato di bandiera). A quanto riportano voci autorevoli, però, le trattative si sarebbero arenate (non è chiaro se esista un veto del M5S sul nome di Barbera), con i democratici che hanno aperto un tavolo con Forza Italia, centristi e Fratelli d’Italia. Stando infatti agli ultimi rumors, la maggioranza è pronta a votare Francesco Paolo Sisto, di Forza Italia, in cambio del sostegno a Barbera: ai due nomi si aggiungerebbe quello del centrista Giovanni Pitruzzella, candidato da Scelta Civica. Se tale orientamento fosse confermato in Aula, quasi certamente i 3 candidati riuscirebbero a superare quota 570: ma, come noto, il voto segreto ha già riservato ben più di una sorpresa.

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