Corinaldo, altri 2 fermi per la strage in discoteca: si segue la pista della banda di rapinatori
Ci sono altri due fermi per la strage di Corinaldo, in provincia di Ancona, costata la vita a sei persone all'interno della discoteca Lanterna azzurra dove era in programma nella notte tra venerdì 7 e sabato 8 dicembre il concerto del trapper Sfera Ebbasta. Le forze dell'ordine hanno rintracciato altre due persone con l'accusa di possesso di droga, che tuttavia potrebbe essere modificata nelle prossime ore. Questi ultimi, di cui non si conoscono altri particolari, si vanno ad aggiungere ad un primo fermo, un ragazzo di 15 anni che secondo le testimonianze dei presenti avrebbe spruzzato lo spray urticante al peperoncino che ha provocato il caos nel locale.
Il primo fermato dagli inquirenti è stato trovato sabato, poche ore dopo la strage, in un residence di Senigallia e trovato con due etti di droga, forse cocaina: sarebbe proprio lui il ragazzino col viso travisato dal cappuccio della felpa, salito ad un certo punto su un cubo per spruzzare lo spray al peperoncino. Tuttavia, per i carabinieri, al momento non c’è nulla che possa collegare quel minorenne alla tragedia, tanto è vero che non risulta neppure iscritto nel registro degli indagati per la strage ma solo per possesso e spaccio di stupefacenti. Intanto, proseguono gli accertamenti della magistratura: l'ipotesi al momento al vaglio degli inquirenti è che alla Lanterna azzurra fosse presente una banda di giovani dedita alle rapine nei confronti di coetanei e che potrebbe aver utilizzato lo stratagemma della bomboletta con lo spray urticante per coprire la propria fuga. Un piano, però, finito nel sangue, con la morte di cinque ragazzi di età compresa tra i 14 e i 16 anni, e di una mamma, e centinaia di feriti.