Corea del Nord, lo zio di Kim Jung-Un sbranato vivo da 120 cani
La notizia è riportata dal quotidiano cinese Wen Wei Po e per adesso non è ancora confermata da fonti più ufficiali. Certo è che, se confermata, dimostrerebbe tutto il sadismo e la crudeltà di cui si è vociferato negli ultimi anni in riferimento alla figura del dittatore nordcoreano Kim Jung-Un. Lo scorso 13 dicembre, dopo un processo militare che ha riconosciuto Chang Sung-taek colpevole di "tradimento", il regime della Corea del Nord lo ha fatto uccidere. Una notizia riportata da tutti i principali quotidiani che non hanno certo indugiato sull'evidenziare il rapporto di parentela tra Kim e Chang: nipote e zio.
Ciò che non si era ancora detto finora è il modo in cui Sung-taek è stato giustiziato: Lo avrebbero fatto spogliare e dato in pasto a 120 cani affamati. Secondo il quotidiano cinese, l'uomo sarebbe stato fatto entrare in una gabbia insieme ad altri cinque collaboratori. A quel punto sono state introdotte le bestie, tenute a digiuno per oltre tre giorni. Il tutto sarebbe durato circa un’ora ed assistere alla scena ci sarebbe stato lo stesso Kim Jung-Un insieme con 300 ufficiali dell'esercito. La notizia è stata poi ribattuta da svariati media internazionali, dalla statunitense Nbc al britannico Daily Mail.