Coppa Italia, caccia ai complici di Daniele De Santis. In tre l’hanno visto sparare
Daniele De Santis detto "Gastone", il romanista accusato di aver sparato ai tifosi del Napoli riducendo in gravissime condizioni il giovane Ciro Esposito, avrebbe avuto dei complici. Almeno tre persone, secondo gli inquirenti della Procura di Roma che oggi stanno ricostruendo tutto quanto avvenuto prima del grave ferimento di Esposito e di altri sostenitori partenopei, episodio antecedente la finale di Coppa Italia tra Fiorentina e Napoli giocata sabato all'Olimpico. All'attenzione dei magistrati c'è una testimonianza, ritenuta attendibile, di un tifoso del Napoli.
Daniele De Santis nei video della polizia
Numerosi i video all'attenzione delle forze dell'ordine, così come i racconti dei testimoni oculari. L'obiettivo è ovviamente identificare tutto il gruppo che ha fiancheggiato De Santis in questa azione. Intanto la Procura ha chiesto la convalida dei fermi dei quattro tifosi fermati per i disordini avvenuti sabato a Roma prima della finale di Coppa Italia. Il procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani e il sostituto Antonino Di Maio accusano l'ultrà romanista Daniele De Santis di tentato omicidio, porto e detenzione di arma abusiva e di rissa. Di Rissa sono accusati i tre tifosi del Napoli, compreso Ciro Esposito, ferito gravemente. Il gip fisserà entro mercoledì l'interrogatorio dei quattro ricoverati in ospedale. Il tifoso con contatti nell'estrema destra, si difende: "Non ho sparato io". Su di lui è stato effettuato anche l'esame del guanto di paraffina del quale si attendono gli esiti. E c'è di più: nell'informativa della Digos inviata alla procura di Roma, ci sono le dichiarazioni di tre testimoni che hanno visto l'ultra' della Roma esplodere i colpi di pistola contro il gruppo di supporter napoletani che lo aggrediva.