Contratto di governo, Boeri bacchetta Di Maio e Salvini: “Costi per le pensioni sono più alti”
Tito Boeri, il presidente dell'Inps, intervenuto ad un convegno sull'utilizzo dei dati amministrativi per la valutazione delle politiche pubbliche, si mostra scettico sul contratto di governo Lega-M5S e in particolare sulla cosiddetta quota 100 per l'accesso alla pensione: per metterla in pratica è previsto "un costo immediato di 15 miliardi all'anno" per salire poi a regime a 20 miliardi, spiega il presidente dell'Istituto di previdenza. La misura che Salvini e Di Maio hanno previsto si potrebbe andare in pensione se la somma dell’età e degli anni di contributi del lavoratore è almeno pari a 100, oppure se si hanno almeno 41 anni di contributi, a prescindere dall'età. Ma per Boeri la misura costerebbe di più di quanto indicato dai due leader nel documento.
"Sul contratto di governo c'è una cifra diversa, 5 miliardi. Per arrivare a questa cifra ci sarebbe bisogno di inserire finestre che impongano un ritardo di 15 mesi". Di fatto quindi con questa quota superiore a 101 si potrebbero "ridurre i costi a 7 miliardi per il primo anno e a 13 miliardi a regime". Si potrebbe poi, ha spiegato Boeri, inserire una previsione secondo la quale potrebbero non essere considerati per il calcolo degli anni dei contributi quelli figurativi o i riscatti. "Bisognerebbe essere – ha sottolineato Boeri – molto espliciti, avere l'onestà intellettuale di dire cosa vogliono fare e che cosa c'è e cosa non c'è esattamente in quota 100″.
Anche sul reddito di cittadinanza Boeri ha da ridire. Stando a quanto è stato inserito nel contratto di governo tra Lega e M5s sono i costi sarebbero "nettamente superiori a quelli stimati". Il presidente dell'Inps ha spiegato che in questi casi l'indagine campionaria non basta per offrire un quadro completo sulla situazione e individuare coloro che potrebbero accedere al beneficio. Secondo Boeri questo è uno di quei casi in cui andrebbero utilizzati i dati amministrativi per la valutazione delle politiche da mettere in atto.