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Contratti a tempo indeterminato aumentati del 38% in due mesi (e non c’entra il Jobs Act)

Il ministro Poletti diffonde i dati sull’aumento dei contratti a tempo indeterminato: risultato superiore alle attese (e il Jobs Act non era ancora entrato in vigore).
A cura di Redazione
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Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha diramato i dati sulle nuove assunzioni avvenute nei primi due mesi dell’anno: si tratta dell’avvio di 79mila contratti a tempo indeterminato, con un aumento del 38,4% rispetto ai primi due mesi del 2014. Si tratta di un dato decisamente positivo (anche se bisognerà attendere il saldo tra cessazioni di lavoro e nuovi avvii), soprattutto perché riferito ad un periodo nel quale ancora non erano in vigore le nuove misure del Jobs Act che, almeno negli auspici dell’esecutivo, dovrebbe portare ad un ulteriore incremento delle assunzioni (ovviamente non più “a tempo indeterminato” ma secondo la nuova tipologia delle “tutele crescenti”).

I dati erano in qualche modo stati anticipati direttamente da Matteo Renzi, che aveva parlato di “giornata importante” e di “risultato sorprendente che mostrerà una crescita a doppia cifra”. Decisiva, secondo le prime analisi diffuse in queste ore, sarebbe stata la decontribuzione Inps fino a 8mila euro per ogni nuovo assunto, inserita nella legge di stabilità, che ha consentito alle imprese di beneficiare di sgravi per le nuove assunzioni. Lo stesso Poletti ha infatti commentato, riferendosi all'imminente entrata in vigore del Jobs Act: "Fino ad ora abbiamo volato con un motore, da marzo avremo due motori e vedremo quello che sta succedendo".

Infine, Poletti ha fatto il punto sui dati di Garanzia Giovani: le iscrizioni hanno superato quota 475 mila, con 233.907 giovani che sono stati presi in carico dalle istituzioni, mentre 49mila "hanno avuto già una proposta tra stage, servizio civile, tirocinio, lavoro o un'opportunità formativa". Al momento è possibile fare solo una stima, ma sembra che il numero delle iscrizioni al programma sia destinato addirittura a superare le 560mila unità, che rappresentano il tetto massimo "coperto" dalle risorse disponibili.

In serata, Renzi affida il suo commento alla sua pagina facebook:

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