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Continua la recessione: Pil precipitato del 2% rispetto a un anno fa

Rispetto al trimestre precedente il prodotto interno lordo è sceso dello 0,2%. Tuttavia il Ministro del Lavoro Enrico Giovannini si dice ottimista: “Ci sono indicatori di fiducia”.
A cura di Davide Falcioni
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Non più tardi di ieri il Presidente del Consiglio Enrico Letta – rispondendo alle critiche di Beppe Grillo – ha detto che il governo ha messo in campo provvedimenti importanti "per la vita degli italiani". Sarà, ma intanto oggi l'Istat  ha reso noto che nel secondo trimestre del 2013 il Pil è calato nuovamente, per l'esattezza dello 0,2% rispetto al periodo gennaio-marzo, e del 2% rispetto alla stessa forbice di tempo del 2012.  Secondo l'Istat il calo congiunturale è la sintesi di diminuzioni del valore aggiunto in tutti e tre i grandi comparti di attività economica: agricoltura, industria e servizi. Dati che parlano chiaro, eppure il ministro del Lavoro Enrico Giovannini si è detto sicuro che presto il paese uscirà dalla recessione. "La recessione dura da due anni – ha ricordato stamane su Radio Anch'io – ma  ci sono gli indicatori di fiducia e gli ordinativi, anche nel mercato interno, che stanno volgendo in termini positivi. Nel terzo e quarto trimestre potremo avere finalmente un segno positivo del Pil e potremo dire che finalmente la recessione è finita".

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