Consip, Emiliano sarà sentito da pm come testimone il primo marzo. Acquisiti sms con Lotti
Nel fascicolo dei pm romani titolari dell'inchiesta su appaliti della Consip finiranno anche gli sms inviati dall'allora sottosegretario a Palazzo Chigi Luca Lotti a Michele Emiliano, governatore della Regione Puglia e candidato alla segreteria del Pd, nei quali veniva suggerito un incontro con Carlo Russo, imprenditore del ramo farmaceutico amico di Tiziano Renzi – il padre dell'ex presidente del Consiglio. L'acquisizione dei messaggi agli atti del procedimento avverrà mercoledì primo marzo: si tratta di uno stralcio dell'inchiesta principale, partita a Napoli e inviata a Roma per questioni di competenza territoriale.
Lo stesso giorno, Emiliano sarà ascoltato come testimone: il sostituto Mario Palazzi e il procuratore aggiunto Paolo Ielo hanno deciso di attendere la sua audizione per iniziare l'analisi e la verbalizzazione degli sms e l'acquisizione agli atti. Il presidente della Regione Puglia, comunque, ha escluso l'ipotesi di un conflitto d'interessi tra la sua posizione nell'inchiesta e la sua candidatura alla segreteria del Partito democratico contro Matteo Renzi.
E sugli sms sarà sentito nel corso di un interrogatorio anche Tiziano Renzi, sempre la prossima settimana. Il padre dell'ex presidente del Consiglio è accusato di traffico di influenze in concorso con Russo. Per il momento, invece, non è prevista un'audizione di Lotti sulla vicenda dei messaggi. L'attutale ministro allo Sport è indagato insieme al comandante generale dell'Arma dei carabinieri, Tullio Del Sette, e il comandante della Legione Toscana dei carabinieri, generale Emanuele Saltalamacchia, per i reati di rivelazione del segreto d'ufficio e favoreggiamento, e ha reso dichiarazioni spontanee ai magistrati. L'accusa nei suoi confronti è quella di aver rivelato ai vertici della Consip l'esistenza dell'indagine in corso – da lui smentita. Era stato l'amministratore delegato della società, Luigi Marroni, a chiamarlo in causa.