Consiglio dei ministri: oggi misure sulla crescita
Stamattina all'esame del Consiglio dei Ministri ci sarà il disegno di legge costituzionale per modificare gli articoli 41, 97 e 118 comma quarto della Costituzione; verranno dibattute inoltre una serie di misure per il rilancio dell'economia. Come aveva affermato in una recente intervista al Tg1, Berlusconi ha intenzione di dare "una scossa" all'economia, economia sofferente anche secondo gli ultimi dati Istat (che parlano anche di un crollo dei redditi delle famiglie italiane ).
E infatti nell Consiglio dei Ministri si parlerà di libertà d'impresa. A tal riguardo, viene introdotto il principio dei controlli ex-post. Il disegno di legge porta la firma del Presidente del Consiglio e di 7 Ministri, e punta sostanzialmente alla modifica degli articoli 41, 97 e 118, comma quarto, della Costituzione. L'articolo 41, in particolare, sarà modificato indicando in maniera esplicita che "è permesso tutto ciò che non è espressamente vietato dalla legge".
A proposito degli incentivi si prevede il ricorso a "meccanismi automatici di agevolazione, con particolare riferimento all'utilizzo di procedure di fruizione dell'aiuto mediante buoni o voucher" per le pmi. Le risorse attualmente "finalizzate al superamento degli squilibri economici e sociali che sono assegnate dal Cipe", nel 2012, confluiranno nel fondo unico per gli incentivi; i fondi sono destinati per l'85% alle Regioni del Mezzogiorno e per il 15% alle Regioni del Centro-Nord. Cambiano poi anche le modalità per la deduzione di una quota dell'Irap dalle imposte dei redditi, che nel futuro sarà differenziata tenendo conto del costo del lavoro. Per l'Iva novità sui servizi internazionali e sulle importazioni.
Ci saranno anche delle novità sul massimo scoperto e sugli incroci tra banche e assicurazioni, sulla benzina, sui poteri dell'Agcom sugli spot ingannevoli. Nel Consiglio di oggi, poi, il Ministro per gli affari regionali Raffaele Fitto riferirà sullo stato di attuazione del Piano per il Sud, sulla riforma dei servizi pubblici locali e sul Piano Casa e l'adeguamento dell'Irap al costo del lavoro sul territorio.