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Condono, Salvini chiude lo scontro con Di Maio: “Se ci sono problemi li risolviamo”

Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, lancia segnali di distensione a Luigi Di Maio dopo lo scontro di giornata sul decreto fiscale: “A Di Maio dico che se ci sono problemini si risolvono: abbiamo un contratto da attuare, lo faremo lavorando pancia a terra”. E assicura che, se servirà, sarà presente al Consiglio dei ministri di sabato che aveva minacciato di disertare.
A cura di Stefano Rizzuti
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Lo scontro tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio e, più in generale, tra Lega e MoVimento 5 Stelle, sembra scemare nella serata con messaggi di distensione arrivati soprattutto dal ministro dell’Interno. Salvini è intervenuto alla trasmissione Viva l’Italia, su Rete 4, e ha rassicurato il suo alleato sulla presenza al Consiglio dei ministri che potrebbe essere convocato per sabato per rivedere il decreto fiscale e gli aspetti che non convincono Di Maio: “Se serve che Salvini ci sia, Salvini ci sarà”. Ma, sottolinea ancora il ministro dell’Interno, “a stasera non è stato ancora convocato nulla”. E al suo collega di governo lancia un chiaro messaggio pacificatore: "A Di Maio dico che se ci sono problemini si risolvono: abbiamo un contratto da attuare, lo faremo lavorando pancia a terra". Sembra così essere rientrata la crisi con le minacce di Salvini e dei ministri del Carroccio di non partecipare al Cdm.

Salvini assicura di mantenere i patti, nonostante lo scontro avvenuto in giornata e le accuse sulla manina lanciate da Di Maio: “Se c'era qualche problema bastava dirlo: gli ultimi che volevo aiutare erano i malfattori. Molto semplicemente ci sono italiani che hanno fatto la dichiarazione ma sono ostaggi di una cartella. Se hanno cambiato idea i Cinque Stelle lo dicano e ci ragioniamo, ma io mantengo i patti. Non siamo all'alba di una crisi di governo, ci sono tante cose da fare”. E ribadisce che “i 5 Stelle sapevano tutto”. “Ci pagano lo stipendio non per litigare, ma per lavorare”, dice ancora cercando di gettare acqua sul fuoco.

Salvini non risparmia una critica ai Cinque Stelle, comunque: “Non voglio pensare che qualche problema interno a M5s possa mettere in discussione un governo. C’è un contratto che io e Di Maio abbiamo firmato e che deve dare speranza agli italiani. I problemi si risolvono lavorando pancia a terra dalla mattina alla sera”. Poco prima, il vicepresidente del Consiglio aveva già cercato di placare lo scontro con una nota: “Le polemiche aiutano solo gli avversari del governo, i burocrati europei e gli speculatori. Basta litigi, lavoriamo e risolviamo gli eventuali problemi parlando, non litigando”.

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