Concorso scuola: Solo un aspirante prof su tre supera la prova preselettiva
Uno su tre. E' questo il rapporto relativo agli aspiranti prof che sono riusciti a superare la prova selettiva del concorso scuola 2012. Su un totale di 86.723 candidati che hanno sostenuto i test di oggi (suddiviso in quattro sessioni ore 9, 11, 15 e 17.30), se ne sono presentati 69.037, cioè il 79,7% di quelli previsti. Lo hanno passato in 23.285, appunto il 33,7% (numero relative alle prime 2 sessioni). Lo rende noto il ministero dell'Istruzione. «Non si segnalano intoppi o problemi di sistema in tutta la complessa macchina del concorso per la scuola, che è partita stamattina con le prove preselettive nella massima regolarità» fa sapere il Miur. La prova consiste in una batteria di 50 quiz a risposta multipla – 18 di logica, 18 di comprensione del testo, 7 di Informatica e altrettante di lingua straniera – da risolvere in 50 minuti. Per superare la prova occorre rispondere in maniera corretta almeno a 35 dei 50 delle domande. Solamente in quattro regioni gli ammessi hanno superato la quota del 40%: Toscana con il 44,9%, Piemonte con il 41,6%, Liguria con il 40,1% e Lombardia con il 41,1%. Le regioni dove si segnalano le percentuali più basse in base al numero di aspiranti docenti che avranno il diritto di sostenere anche gli scritti (dati relativi alla prima prova, quella delle ore 9), sono Molise, dove hanno passato la prova in 12 su 95 (12,4%), Basilicata (21,2%), Calabria (21,6%) e Sardegna (26,7%).
Una candidata prova ad inserire il codice fiscale nel computer – Il concorso per insegnanti apre le porte alle scuole pubbliche italiane. Una speranza per tanti precari, ma anche neolaureati. Sarà per questo che anche i docenti, di fronte ad un esame che può cambiare la vita, possono "andare nel pallone". E così, come racconta l'Adnkronos, è accaduto che in una scuola romana, sede del concorsone, una candidata a diventare docente di ruolo ha provato ad inserire il suo codice fiscale nel PC sul quale sostenere l'esame. Codice fiscale che, insieme ai dati anagrafici, serve per avviare la procedura, che si svolge completamente online. Il presidente di commissione ha quindi fatto presente alla aspirante prof che «il test si svolge su un computer e non ad uno sportello bancomat» e che, comunque, in tal caso sarebbe stato necessario inserire la tessera bancomat e non quella con il codice fiscale.