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Concordia, si decide se fermare le ricerche dei dispersi. Schettino negativo al test tossicologico

Giornata di decisioni da prendere per la Costa Concordia naufragata all’Isola del Giglio: mentre continuano le ricerche dei dispersi c’è da stabilire quando sarà necessario fermarsi per iniziare le operazioni di recupero del carburante all’interno della nave. A Genova sfila l’orgoglio Costa Crociere.
A cura di Susanna Picone
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Giornata di decisioni da prendere per la Costa Concordia naufragata all'Isola del Giglio: mentre continuano le ricerche dei dispersi c'è da stabilire quando sarà necessario fermarsi per iniziare le operazioni di recupero del carburante all'interno della nave. A Genova sfila l’orgoglio Costa Crociere.

È il giorno delle decisioni importanti per la Costa Concordia semi-affondata all’Isola del Giglio: mentre l’ultimo aggiornamento delle vittime è fermo a quota 13 e il numero dei dispersi è di almeno 20 persone, c’è da stabilire se e come continuare o porre fine alle ricerche di eventuali superstiti ancora imprigionati nella nave. Questa mattina sono riprese le attività sott’acqua in uno scenario che, secondo quanto è stato dichiarato dal capo della Protezione civile e commissario straordinario per l’emergenza Franco Gabrielli, potrebbe essere più grave di quanto possa apparire.

È confermato, infatti, il rischio di altre persone irregolari a bordo della Costa Concordia che non sarebbero state reclamate appunto perché non registrate: in tal caso il numero dei dispersi salirebbe ancora di più. I soccorsi intanto sono costretti a lottare contro il tempo: il rischio del disastro ambientale da debellare si fa sempre più urgente per cui è necessario iniziare con le operazioni di svuotamento dei serbatoi di carburante della nave, inoltre bisogna stabilire cosa fare del relitto tristemente diventato nelle ultime ore anche lo sfondo delle tante foto dei curiosi accorsi all’Isola del Giglio. Franco Gabrielli raccoglierà oggi i pareri elaborati dal comitato tecnico-scientifico per poi incontrare a Grosseto il procuratore Francesco Verusio.

Continuano le indagini, Schettino negativo ai test tossicologici

Le indagini relative al naufragio della Costa Concordia continuano sia riguardo la posizione del comandante Francesco Schettino, risultato oggi negativo ai test tossicologici che escludono dunque che il comandante fosse al timone sotto l’effetto di droghe, sia sull’atteggiamento della compagnia Costa Crociere che secondo Schettino e altri ufficiali avrebbe pianificato e imposto l’inchino al Giglio per “pubblicità”. L’accostamento all’isola era previsto sin dall’inizio e dopo l’incidente non ci sarebbe stata alcuna manovra del comandante ma la nave si sarebbe arenata a causa della rotazione impressa dalla manovra di emergenza.

A Genova intanto sfila l’orgoglio Costa Crociere

Naufragio Costa Concordia: a Genova sfilano i dipendenti

Molti dipendenti della compagnia hanno espresso la propria solidarietà e il sostegno alla compagnia

Giornata di decisioni da prendere per la Costa Concordia naufragata all'Isola del Giglio: mentre continuano le ricerche dei dispersi c'è da stabilire quando sarà necessario fermarsi per iniziare le operazioni di recupero del carburante all'interno della nave. A Genova sfila l’orgoglio Costa Crociere.

Tra eroi e codardi, presunti o tali, a Genova ciò che sembra essere chiaro è che “l’equipaggio c’è”: molti dipendenti di Costa Crociere hanno, infatti, sfilato ieri per le strade del centro della città per esprimere la loro solidarietà nei confronti delle famiglie delle vittime e dei dispersi del naufragio e per ribadire anche la propria fiducia nei confronti dell’azienda. “Ci sono persone ancora in mare e sembra quasi che non ci pensi più nessuno e che si cerchi solo di dare la colpa a qualcuno. Chi ha colpe pagherà, l’equipaggio c’è”.

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