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Concordia, la difesa di Schettino accusa: “Cancellate prove a suo favore”

Seconda giornata di arringa per i difensori di Francesco Schettino, imputato a Grosseto nel processo per il naufragio della Costa Concordia. Donato Laino ha accusato la procura di aver “adottato due pesi e due misure” sulle posizioni di Schettino e del comandante in seconda Bosio.
A cura di Susanna Picone
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Prosegue a Grosseto il processo per il naufragio della nave Costa Concordia. Per l’avvocato Donato Laino, dopo il primo intervento di ieri, è il secondo giorno di arringa. Ad ascoltarlo, questa mattina, c’era l’imputato ed ex comandante della Concordia, Francesco Schettino, che però poi si è allontanato dall’aula a causa della febbre. Fin da stamani infatti Schettino lamentava una forma influenzale, ma finché ha potuto è rimasto in aula. “Qua ci stanno due pesi e due misure: per Schettino si chiedono 26 anni, e per il comandante in seconda, il K2, Roberto Bosio, a cui il ruolo d’appello affidava compiti precisi, c’è stata l’archiviazione”, così Laino riprendendo la discussione interrotta ieri sera e attaccando Bosio “per non aver supportato il comandante in plancia” e per “non aver rispettato il ruolo d’appello: lui avrebbe dovuto andare a verificare la falla, invece ci mandò Iaccarino”. Inoltre, ha attaccato ancora l’avvocato dell’ex comandante di Meta di Sorrento, “Bosio riportò informazioni sballate a Schettino”, in particolare quando si trattò di riferire quali fossero esattamente i compartimenti allagati.

Le accuse del difensore di Francesco Schettino

“La procura ha il dovere di cercare le prove a discolpa dell'imputato, non di levargliele”, ha detto ancora il difensore di Schettino evidenziando che l'accusa, nel processo, non avrebbe considerato alcune circostanze a favore del comandante. “Dalla scatola nera – ha detto Laino – emerge che il comandante sollecita Bosio a dare l'abbandono della nave. Invece poi leggiamo che il comandante ‘indugiava' nel dare l'ordine. Non è vero. Così la Procura cancella le prove a favore dell'imputato”.

Concordia, slitta a lunedì la chiusura dell’arringa della difesa

La difesa di Francesco Schettino chiuderà la sua arringa lunedì prossimo: dopo l’avvocato Donato Laino la parola passerà all’altro legale dell’imputato, Domenico Pepe, che ha preannunciato la sua esposizione in aula per lunedì prossimo. Sliterrebbero, così, a martedì 10 febbraio le repliche delle parti.

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