Concluso il vertice tra Bossi e Berlusconi. Il senatùr: “Il governo reggerà ma urgono le riforme”
Si è concluso da qualche minuto il vertice tra Silvio Berlusconi e Umberto Bossi. L'incontro, durato circa un'ora, si è svolto a seguito di un breve Consiglio dei Ministri ed è servito a fare il punto della situazione dopo le elezioni amministrative di domenica e lunedì. C'era molta attesa per quest'incontro, considerando il mal di pancia della Lega per il risultato negativo della consultazione milanese. "E' andata bene"- sono state queste le prime parole del senatùr dopo l'incontro col Presidente del Consiglio. Bossi ha ammesso che anche il suo partito ha commesso degli errori nella campagna elettorale milanese, ma è parso fiducioso in una vittoria al ballottaggio: "I milanesi– ha detto- non daranno la città in mano agli estremisti di sinistra. La Lega si impegnerà; non la lasciamo ad un matto che vuole riempirla di moschee e zingari".
E sulla tenuta dell'attuale governo, Bossi non ha dubbi. Per lui l'esecutivo reggerà a patto però che si facciano le riforme promesse. Servirà quindi tutto l'aiuto dei Responsabili, quei Responsabili che ieri, con le loro assenze, hanno fatto sì che il governo andasse sotto 5 volte alla Camera su delle mozioni riguardanti le carceri. Nel vertice con Berlusconi si è parlato anche di questo e il senatùr ha dichiarato ai cronisti: "Questi problemi devono essere risolti in maniera adeguata. Quello che è avvenuto ieri non si ripeterà più. Berlusconi l'ho sentito abbastanza sicuro". Il leader del Carroccio ha poi affermato che Berlusconi non ha offerto né al suo partito né a Tremonti la carica di vicepremier.
I cronisti hanno stuzzicato il senatùr anche sulla verifica parlamentare chiesta da Napolitano a seguito del rimpasto di governo, una verifica che per Bossi non è assolutamente un problema, "nonostante se ne siano già fatte tante". Bossi conclude quindi ribadendo la compattezza del suo partito e la vicinanza del suo elettorato, un elettorato che continua ad avere fame di riforme.