Comprava e rivendeva merendine a scuola, studente sospeso (e bocciato) ci ricasca
A quanto pare ha un grande fiuto per gli affari, una certa professionalità e un talento naturale per il marketing, ma non ha fatto i conti (per la seconda volta) con le regole. E per questo uno studente di diciassette anni dell’Itis Pininfarina di Moncalieri è finito di nuovo nei guai. Si tratta di uno studente che già lo scorso anno era stato beccato a vendere merendine ai compagni e che per questo era stato sospeso (e poi bocciato a fine anno). Quest’anno le cose non sono andate diversamente. Il giovane, scrivono i quotidiani torinesi, aveva organizzato di nuovo un florido mercato nero delle merendine. Comprava gli snack nei supermercati e poi a scuola li rivendeva ai compagni a un prezzo più basso rispetto a quello delle macchinette presenti nell’istituto. I compagni raccontano che era anche molto attento ai gusti della clientela. Lo scorso anno, quando professori e preside hanno scoperto la sua “attività”, era stato sospeso per dieci giorni ma poi quest’anno ci è ricascato tanto da costringere la scuola a prendere nuovi provvedimenti nei suoi confronti.
“Questo è un problema di legalità. La scuola, insieme ai saperi, alle conoscenze, alle abilità, deve anche insegnare a questi ragazzi a essere cittadini e dunque a rispettare le leggi”, ha dichiarato il preside della scuola, secondo quanto riporta il quotidiano Repubblica. Inoltre, secondo il dirigente esiste un problema di sicurezza alimentare: “Non vogliamo inibire la sua vena imprenditoriale, ma dobbiamo pensare al benessere e alla salute dei nostri studenti. Non sappiamo da dove provenissero quelle merendine, né se fossero scadute o mal conservate. E se i nostri allievi fossero stati male? A me le famiglie consegnano ragazzi sani e si aspettano che glieli restituisca tali”, ha detto ancora. Per questo adesso lo studente-imprenditore rischia una sanzione più dura della sospensione dello scorso anno.