Commissione Ue: “Preoccupano le elezioni italiane, verso governo non operativo”. Poi le scuse
La Commissione europea è preoccupata per il voto italiano. Nel corso del pomeriggio, il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, ha dichiarato: "C'è un inizio di marzo molto importante per l'Ue. C'è il referendum Spd in Germania e le elezioni italiane, e sono più preoccupato per l'esito delle elezioni italiane che per il risultato del referendum dell'Spd. Dobbiamo prepararci allo scenario peggiore. Il peggiore scenario potrebbe essere nessun governo operativo in Italia. Assieme all'incertezza in Spagna, é possibile una forte reazione dei mercati nella seconda metà di marzo, ci prepariamo a questo scenario. Non mi faccio illusioni sull'Europa, meglio non essere troppo ottimisti. L'inizio di marzo sarà una settimana molto importante nell'Ue".
Le dichiarazioni del presidente della Commissione europea hanno scatenato una polemica politica. A stretto giro, il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha replicato: "Tranquillizzerò Juncker, a parte il fatto che i governi sono tutti operativi. I governi, governano. Io non sono d'accordo nel vedere queste elezioni come un salto nel buio. Non ho una paura del baratro".
"Juncker, al di là dei numeri, guarda anche alla legge elettorale che è pessima ed è stata fatta proprio per non avere una maggioranza. Non è che stiamo facendo una gran figura di serietà…", è invece la posizione espressa dalla leader di +Europa, Emma Bonino. "La preoccupazione di Juncker si rivolge ai mercati, quelli su cui nessun controllo in materia fiscale e contro la speculazione è stato messo in atto. Ci faccia il piacere di tacere", ha invece commentato Nicola Fratoianni di Liberi e Uguali. "Ogni volta che Juncker parla, purtroppo o per fortuna accade l'esatto contrario di quello che ha detto", ha invece dichiarato sarcastico Matteo Salvini. "Lo scenario che abbiamo davanti è di un governo di centrodestra assolutamente operativo entro un mese dalla data delle elezioni. Juncker non faccia terrorismo psicologico in Europa", ha dichiarato il forzista Renato Brunetta. "Il presidente Juncker eviti dichiarazioni che appaiano come vere e proprie ingerenze nella vita politica di uno dei Paesi fondatori dell'Unioni europea. La politica dei moniti e dei diktat di Bruxelles è morta e sepolta. Sarà il M5s ad assicurare all'Italia un governo stabile, responsabile e più forte in Europa", è la posizione dell'eurodeputato Fabio Massimo Castaldo del Movimento 5 Stelle.
Poche ore dopo, lo stesso Juncker si è corretto e ha dichiarato: "Qualunque sarà l'esito elettorale, sono fiducioso che avremo un governo che assicurerà che l'Italia rimanga un attore centrale in Europa e nella definizione del suo futuro".