Commerciante 46enne aggredito e costretto ad ingerire acido: è gravissimo
AGGIORNAMENTO 28/02 – Quella di Giuseppe Zangari sarebbe stata tutta una messa in scena per sviare le indagini sull'omicidio di Bruno Lacaria, che lui stesso avrebbe commesso. Il corpo di quest'ultimo è stato rinvenuto su indicazioni dell'uomo nei boschi del monte Lacina.
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Avrebbe ingerito, sembra costretto da qualcuno, una sostanza velenosa, presumibilmente un pesticida o un acido. Il fatto è avvenuto questo pomeriggio a Spadola, in Provincia di Vibo Valentia, dove personale del 118 è intervenuto per prestare soccorso ad un commerciante, Giuseppe Zangari, di 46 anni, in seguito trasferito all’ospedale di Locri, in cui si trova ricoverato nel reparto di Rianimazione in prognosi riservata. I carabinieri stanno cercando ora d'identificare la persona che lo ha costretto, sembra sotto la minaccia di una pistola, ad ingerire la sostanza. L'episodio sarebbe avvenuto nei pressi del negozio di prodotti per l'agricoltura di proprietà di Zangari.
L’imprenditore era nel suo negozio quanto ha visto arrivare l’aggressore con la pistola in mano; dopo aver assunto l’acido è caduto al suolo lamentando atroci dolori al ventre. Il suo aguzzino avrebbe agito, per motivi che restano da chiarire, minacciandolo con l'arma per poi darsi alla fuga. Sul posto è intervenuto il personale del 118, avvertito da alcune persone che avevano assistito all'aggressione, e i carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno, i quali stanno eseguendo gli accertamenti del caso per chiarire quanto accaduto. E' stato il dirigente della Sala operativa del 118, Antonio Talesa, a chiedere l'intervento dei militari dell’Arma. Sul movente dell'aggressione, al momento, non si esclude alcuna ipotesi. Le condizioni di Zangari sono considerate molto serie.