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Come si eleggono i Presidenti di Camera e Senato

Mentre fervono le trattative per l’indicazione dei nomi per le poltrone di Palazzo Chigi e Palazzo Madama, diamo uno sguardo al regolamento per l’elezione dei Presidenti.
A cura di Redazione
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Giorni di trattative tra i partiti per giungere a scelte condivise ed indicare nomi autorevoli per le Presidenze di Camera e Senato. Ma anche primissimi giorni di lavoro parlamentare per tanti neo eletti. In tal senso il calendario prevede subito appuntamenti decisivi: venerdì 15 marzo la prima seduta delle Camere e fino a sabato 16 marzo elezione dei Presidenti di Camera e Senato. Indicazioni che avverrano con meccanismi sostanzialmente diversi, come da prassi. Alla Camera dei Deputati si procederà con voto segreto attraverso l'utilizzo di "schede". Per il primo scrutinio sarà necessaria la maggioranza dei due terzi dei componenti (420 voti), mentre per il secondo e terzo scrutinio basterà ottenere il consenso dei due terzi "dei votanti" (includendo le schede bianche). Dal quarto scrutinio in poi basterà ottenere la maggioranza assoluta dei voti.

Meccanismo sostanzialmente diverso per l'elezione del Presidente del Senato.  La votazione è sempre a scrutinio segreto, ma fin dal primo scrutinio sarà necessario ottenere la maggioranza assoluta dei componenti dell'Assemblea (161 voti, quindi). Nel terzo scrutinio (che comincerà la giornata successiva) basterà la maggioranza assoluta dei votanti. Nel caso in cui nessun candidato ottenesse i voti necessari, al quarto scrutinio si procederà ad un semplice ballottaggio fra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti nel terzo scrutinio. Dunque, per Palazzo Madama è garantita l'elezione del Presidente entro il quarto scrutinio.

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