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Reddito di cittadinanza, le ultime notizie

Come sarà il reddito di cittadinanza del Movimento 5 Stelle

Il reddito di cittadinanza partirà dal 2019, e sarà rivolto a 6 milioni e mezzo di cittadini, residenti da almeno 10 anni. La misura avrà un costo sicuramente inferiore ai 17 miliardi: Il vicepremier Di Maio ha parlato di 10 miliardi. Toti (Fi): “Avrei messo quei 10 miliardi su un grande piano di opere infrastrutturali”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il reddito di cittadinanza sarà nella manovra. Il Consiglio dei ministri ieri ha approvato la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza 2018, diffuso a tarda notte, annunciando alcune misure, tra cui appunto l'introduzione della pensione di cittadinanza, che aumenta la pensione minima a 780 euro, e l'introduzione del reddito di cittadinanza, con la contestuale riforma dei Centri per l'impiego.

Ma cosa si sa della misura, cavallo di battaglia della campagna elettorale del Movimento Cinque Stelle? Il reddito di cittadinanza partirà dal 2019: "Da metà marzo 2019 saranno avviati i centri per l'impiego con il reddito di cittadinanza erogato", ha detto Di Maio. Sarà rivolto a 6 milioni e mezzo di cittadini, residenti da almeno 10 anni. La misura avrà un costo sicuramente inferiore ai 17 miliardi: Il vicepremier pentastellato ha parlato di 10 miliardi. Questa somma comprenderebbe anche i 2 miliardi per i Centro per l'impiego. Per il calcolo della platea il M5S è partito dal calcolo della soglia di povertà Istat, sotto la quale un nucleo familiare è considerato povero: cioè 780 euro al mese. Ma i beneficiari saranno comunque meno di quelli ipotizzati: un'ipotesi è che venga introdotto un ulteriore paletto, cioè quello del reddito Isee. Una delle idee sul tavolo è quella di escludere dal sussidio coloro che possiedono un'abitazione, ma che comunque potrebbero avere un reddito basso: questo, secondo i detrattori della misura, potrebbe avere anche un effetto domino sul mercato immobiliare.

La misura verrà erogata tenendo presente il nucleo familiare. A proposito della stesura delle linee guida relative all'applicazione del reddito di cittadinanza, uno dei punti che l'Esecutivo dovrà chiarire, è come intenderà affrontare la differenza tra il calcolo della soglia Istat di 780 euro per una persona sola e il calcolo della medesima soglia nel caso di genitori disoccupati con figli a carico.

L'assegno comunque sarà vincolato alla ricerca attiva di un lavoro, e qui infatti entrano in gioco i Centri per l'impiego, che dovranno essere potenziati: dopo il rifiuto di tre offerte di lavoro si perde in teoria il diritto all'assegno. In particolare il cittadino beneficiario dovrà dimostrare di dedicare almeno 2 ore al giorno alla ricerca attiva di lavoro, dovrà frequentare corsi di formazione e impiegare almeno 8 ore al giorno in progetti di utilità sociale.

Chi critica il reddito di cittadinanza

"Avrei messo quei 10 miliardi che stanziano per il reddito di cittadinanza su un grande piano di opere infrastrutturali – ha detto il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, commentando il Def – Visto che andiamo al 2,4% di deficit sul Pil, mi auguro che qualche ritorno anche sulle infrastrutture possa esserci – ha detto Toti – In generale, mi sembra che il Def sottovaluti molto il logoramento e la mancanza di infrastrutture nel nostro Paese. Credo che un grande piano sulle infrastrutture possa essere utile anche a creare posti di lavoro in modo assai più produttivo del reddito di cittadinanza".

È apparso dubbioso anche Vincenzio Boccia, presidente di Confindustria: "Il reddito di cittadinanza non deve disincentivare il lavoro. Occorre evitare delle procedure legate al reddito di cittadinanza di disincentivo del lavoro, che va invece incentivato", ha spiegato, aggiungendo che su questi argomenti "occorre aprire un fronte" di discussione.

Duro il senatore Maurizio Gasparri (FI): "Le scene di queste ore sono un intreccio tra l'assalto con bombe alla banca, del celebre film di Sergio Leone, ‘Giu' la testa', e il Paese dei Balocchi di Pinocchio e Lucignolo. Più soldi e più promesse per tutti, più deficit, più debiti e poi, quelli che verranno dopo pagheranno. Di Maio e altri somari grillini sul balcone di Palazzo Chigi richiamavano scene da rivoluzione folkloristica messicana. I Pancho Villa de ‘noantri' si sono organizzati la claque e hanno usato le sedi istituzionali con una disinvoltura veramente incredibile. Sembra una commedia all'Italiana che mima le vere rivoluzioni del passato. Del resto, fu Marx a dire che la storia si ripete sotto forma di farsa. Ne abbiamo avuto una conferma in queste ore. Valuteremo gli aspetti e le conseguenze economiche. Diamo solidarietà alle partite iva, agli artigiani, alle famiglie in difficoltà con le loro attività economiche che dovranno pagare reddito di cittadinanza a nuove clientele elettorali di persone che riterranno più conveniente il parassitismo di stato ad una vera attività di lavoro". 

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