Colonia, il ministro: “Aggressioni tutte opera di stranieri”. Ora è caccia all’immigrato
Le violenze della notte di Capodanno a Colonia ai danni di decine e decine di donne sarebbero state “praticamente tutte compiute da stranieri”, e fra questi ci sono richiedenti asilo arrivati in Germania nel corso del 2015. A riconoscerlo è stato il ministro dell'interno del Nord reno Westfalia Ralf Jaeger. "Tutti i segnali indicano che queste persone siano nord africani o del mondo arabo", ha affermato. Jaeger ha poi riconosciuto che la gestione della situazione da parte della polizia "è stata inaccettabile" e ha ammesso che le autorità non hanno avuto a disposizione "un quadro d'insieme" dei fatti prima del giorno successivo. Dal rapporto del ministro della Westfalia emerge inoltre che la polizia locale sta indagando su 19 sospetti: 10 sono richiedenti asilo, 9 sono presunti clandestini. Nessuno dei sospettati è di cittadinanza tedesca. C’è poi da dire che dai fatti del giorno di San Silvestro a Colonia, sono salite a 516 le denunce, delle quali il 40%, spiega la polizia, hanno a che vedere con aggressioni a sfondo sessuale. Ad Amburgo invece i casi sono 133, e all'elenco delle città tedesche che hanno registrato il fenomeno, si aggiungono Duesseldorf, Francoforte, Bielefeld e qualche episodio a Berlino.
Attacchi "non pianificati"
"Quando si incontra un'orda del genere per commettere reati, deve esserci dietro una qualche forma di organizzazione. Nessuno può venirmi a raccontare che non sia stato preparato o concordato", ha detto il ministro della Giustizia tedesco, Heiko Maas, alla Bild am Sonntag.Dalle indagini, però, finora non risulterebbe che gli attacchi siano stati "organizzati o guidati". Lo ha sostenuto il direttore generale dell'anticrimine del Land del Nordreno Westfalia nel rapporto presentato a una seduta speciale del parlamento regionale stamani a Duesseldorf.
"Non condannare a priori gli stranieri"
Tuttavia, nel corso del suo rapporto ai parlamentari locali, il ministro Jaeger ha voluto precisare che una condanna generalizzata nei confronti degli stranieri, soprattutto di religione musulmana, non farebbe altro che alimentare il fuoco della polemica dell'estrema destra. "Stigmatizzare un intero gruppo come aggressori sessuali non solo è un errore ma è anche pericoloso. È lo sciacallaggio della destra, è il loro unicoargomento", ha detto Jaeger. "Poiché non ha alcuna importanza sapere se questi uomini dispongono di un passaporto arabo, africano o tedesco, se sono nati o cresciuti qui o se sono appena arrivati. Non ha alcuna implicazione per quanto riguarda la legge, davanti alla quale siamo tutti uguali", ha sottolineato ancora il ministro.
Caccia all'immigrato: diversi feriti
E in tal senso, va detto che è proprio di poche ore fa la notizia che, sempre a Colonia, alcuni pakistani e siriani sarebbero stati feriti in centro. Il sospetto è che sul web si sia messa in moto una rete d'odio organizzata via Facebook da xenofobi. Si vocifera di “un gruppo di hooligan, rocker e buttafuori” , come riferisce il quotidiano di Colonia ‘Koeln Express’, che avrebbe voluto vendicare le donne vittime di molestie. Anche per questo il governo della Merkel si è affrettato oggi a dichiarare che "nulla giustifica quello che è stato riferito dal presidente del Consiglio centrale dei musulmani tedeschi”. "Il fatto che dietro alle aggressioni ci siano stranieri non deve lasciare in silenzio ma non deve neanche portare a un sospetto generalizzato nei confronti di tutti i rifugiati e migranti", ha aggiunto il ministro dell'Interno della Germania, Thomas de Maiziere, definendo le violenze "completamente inaccettabili".