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Ciro Esposito in gravissime condizioni. I medici: “E’ cosciente ma sedato”

La tragica notizia sta facendo crescere la paura per l’ordine pubblico sia a Napoli che a Roma. Pattuglie sono in allerta alle rispettive stazioni ferroviarie e alla barriera autostradale di Roma sud. I medici: “Il signor Esposito è cosciente, ma sedato farmacologicamente”.
A cura di Biagio Chiariello
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Ciro Esposito.
Ciro Esposito.

UPDATE: "Le condizioni del signor Ciro Esposito si sono ulteriormente aggravate nelle ultime 36 ore e i supporti vitali non riescono a tenere sotto controllo la funzionalità degli organi. Il signor Esposito è cosciente, ma sedato farmacologicamente". Lo comunica in una nota il professor Massimo Antonelli, direttore del centro di Rianimazione del policlinico Agostino Gemelli.

Daniele De Santis, il tifoso romanista accusato di aver sparato a Ciro Esposito prima della finale di Coppa Italia, potrebbe essere trasferito già nelle prossime ore in una struttura protetta. "Gastone", come è soprannominato, è detenuto in un reparto del Policlinico Umberto I, e per questioni di sicurezza potrebbe essere quindi destinato dal magistrato ad una struttura carceraria che abbia un reparto ospedaliero. Struttura che potrebbe essere anche fuori Roma.

La notizia della “morte clinica” di Ciro Esposito rischia di aggiungere allo sconforto e alla angoscia anche la tensione per quelle che potrebbero essere le conseguenze per l’ordine pubblico. Come scrive il Mattino, si teme che la tragedia del tifoso del Napoli, ferito gravemente prima della finale di Coppa Italia durante gli scontri tra romanisti e partenopei, possa creare nervosismi ed episodi di violenza per ritorsione. Per questo motivo la Questura di Napoli, così come quella della Capitale, sarebbe già a lavoro. Uomini della Digos sono già “appostati” al Gemelli, dove il ragazzo è rimasto ricoverato dallo scorso 3 maggio, giorno del suo ferimento. Pattuglie di controllo stanno monitorando la situazione alla barriera autostradale di Roma sud. “Qui gli agenti controlleranno le auto sospette e verificheranno l'entità delle notizie che circolano negli ambienti del tifo organizzato partenopeo: qualora dovessero esserci avvisaglie di pericolo le forze dell'ordine appronterebbero un piano d'emergenza per contrastare ogni forma di violenza nella Capitale”, scrive il giornale napoletano. Agenti in allerta anche alle stazioni ferroviarie di Napoli e Roma: qui la polizia avrà il compito di controllare ogni convoglio in partenza dal capoluogo partenopeo per la Capitale. Il messaggio che filtra dagli ambienti investigativi non lascia spazio a interpretazioni: "tolleranza zero contro i facinorosi".

La famiglia di Ciro: "Questore e prefetto si dimettano"

"Siamo distrutti". Sono le prime parole del della famiglia Esposito, attraverso lo zio Vincenzo, dopo la tragica notizia. Lo stesso zio che poi punto il dito proprio contro la Questura di Roma: "Ringraziamo il Questore di Roma per questo regalo. Vogliamo giustizia, non vogliamo che il nome di mio nipote sia usato per altre violenze. Ma il questore e il prefetto di Roma devono dimettersi". Quindi lancia un appello: "No ad altre violenze, il nostro dolore basta in questo momento", rivolgendosi a tutti i tifosi. Gli amici di Ciro, invece, attaccano il Comune di Roma e il primo cittadino Marino: "Neanche l'acqua ci ha portato il sindaco di Roma. Ci ha abbandonato, non è mai venuto a trovare Ciro – dice Gino Di Resta del Napoli Club Roma al Mattino – Il questore di Roma dovrebbe dimettersi per aver consentito il passaggio dei tifosi vicino al covo ultra".

A Scampia ‘no' al maxi-schermo dopo notizia della morte di Esposito

A Scampia si è deciso di annullare il maxi-schermo per assistere alla partita dei mondiali tra Italia-Uruguay. Lo ha comunicato il presidente della Municipalità, Angelo Pisani, legale della famiglia di Ciro: "A causa dell'aggravarsi delle condizioni di salute del nostro concittadini Ciro Esposito è annullata la manifestazione sportiva e l'installazione del maxi schermo nella villa comunale di Scampia. Ciro è mantenuto in vita dai macchinari, purtroppo, è gravissimo e la situazione è disperata, preghiamo e speriamo tutti in un miracolo", aveva detto prima che la situazione precipitasse ulteriormente.

Le reazioni della politica. Coccia (Pd): "Dedicare la partita a Ciro"

"Non si può morire per una partita di calcio. Spero gli Azzurri lancino un forte segnale oggi pomeriggio durante il match con l'Uruguay", è il commento di Laura Coccia, deputato del Partito Democratico, ex atleta disabile, alla notizia drammatica sul tifoso napoletano. "Dobbiamo sensibilizzare l'opinione pubblica e gli atleti stessi sul tema. Vorrei che Prandelli e i suoi ragazzi dessero un forte segnale al mondo intero durante questo torneo, al di là del risultato sportivo". Anche Luigi de Magistris, sindaco di Napoli, interviene: "Tutta Napoli si stringe intorno alla famiglia di Ciro in queste ore drammatiche. La famiglia ci ha ribadito che Ciro è in gravissime condizioni ma il suo cuore batte ancora. Ci uniamo tutti all'appello che, proprio in questi momenti, la famiglia sta rivolgendo perché non si commettano violenze".

Per il ferimento di Ciro è stato arrestato Daniele ‘Gastone' De Santis

Per il ferimento di Ciro era stato arrestato Daniele De Santis, ultrà romanista più noto con il nome di Gastone. Gravemente ferito al torace, le sue condizioni non sono mai migliorate. Anzi, un mese dopo il pestaggio subito a seguito degli spari davanti al Ciak Village, in zona Tor di Quinto, la frattura esposta al piede destro si è infettata. Gastone era stato operato l'ultima volta martedì scorso ed è stato sottoposto a dialisi, nutrizione artificiale e a supporto ventilatorio parziale. 

I complici di De Santis? Per la Digos militanti di estrema destra

Nelle settimane successive agli incidenti che hanno coinvolto anche Ciro Esposito la polizia romana ha dato la caccia ai presunti complici di Daniele De Santis, il tifoso giallorosso arrestato. La Digos ha quindi individuato alcuni trentenni, tutti accumunati dalla fede religiosa e da quella politica: sarebbero, infatti, personaggi ben noti negli ambienti dell‘estrema destra capitolina. I loro nomi non suonerebbero come nuovi tra CasaPound e Militia.

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