Cinque bufale che hanno contribuito alla vittoria di Trump
Sapete certamente tutti quale esito hanno avuto le elezioni presidenziali americane: Donald Trump è il 45º presidente degli Stati Uniti. Non è difficile trovare bufale sul suo conto – come quella dei Simpson che ne avrebbero predetto la vittoria – ma Trump ci ha messo anche del suo. Ecco le cinque principali bufale ch'è riuscito a mettere in circolazione durante la campagna elettorale:
- Previsione dell'ascesa di Osama Bin Laden in un libro del 2000;
- Festa musulmana nel New Jersey a seguito dell'attentato alle Torri gemelle;
- Obama non è un vero cittadino americano;
- La correlazione tra vaccini e autismo è una bufala che purtroppo continua ad avere credito, Trump la sostiene apertamente;
- Il nuovo presidente americano è anche un negazionista del riscaldamento globale.
1. Bin Laden e la preveggenza di Trump
Nel dicembre 2015 Donald Tramp sostenne di aver previsto l'ascesa di Osama Bin Laden e della sua organizzazione terrorista in un libro del 2000:
I predicted Osama bin Laden … was coming in to do damage … In my book, I predicted terrorism. I can feel it, like I can feel good location in real estate.
Non occorreva certo essere dei geni dell'analisi delle fonti aperte per sapere che Bin Laden era un pericoloso terrorista: lo si trovava in cima alla lista nera dei maggiori ricercati. Praticamente il "nemico pubblico numero uno".
2. Musulmani festeggiano dopo l'attentato dell'11 settembre
Quella che forse è stata considerata la bufala più odiosa riguarda le affermazioni ripetute, anche recentemente, riguardo ad un presunto party musulmano a seguito degli attentati dell'11 settembre. Ad oggi l'unico ad essersene accorto nel New Jersey è Trump. Non esistono testimoni né dati a supporto di questa affermazione. Si tratta di un aneddoto talmente grave che ci si è posti la briga di verificarne la veridicità nelle testate americane. Tutti concordano: si tratta di una bufala conclamata.
3. Obama non è un vero cittadino americano
Molto nota è la questione sollevata da Trump riguardo alla nazionalità del suo predecessore Barack Obama. Secondo il tycoon il presidente avrebbe mentito sulle sue origini, sarebbe nato infatti in Kenya. Secondo la costituzione degli Usa solo i cittadini nati su suolo americano possono candidarsi alla presidenza. Recentemente, durante il primo dei tre dibattiti contro la rivale Clinton, ha ammesso che il primo presidente nero degli Stati Uniti è effettivamente nato cittadino americano. Eppure fin dal 2008 Obama aveva diffuso il suo certificato di nascita nelle Hawaii.
4. I vaccini causano l'autismo
Quel che maggiormente preoccupa sono le affermazioni di Trump a supporto delle bufale che mettono in correlazione i vaccini con l'autismo. Ne avevamo già trattato in un articoli precedenti: non esiste alcun dato a supporto di questa tesi, che nasce a seguito di una frode scientifica certificata.
5. Negazionismo del Global warming
Un grande assente di questa ultima campagna elettorale – da parte di entrambe i contendenti – è la questione del riscaldamento globale. Trump ha sempre sostenuto la tesi negazioniste, secondo lui sarebbero una manovra del governo cinese al fine di danneggiare il settore manifatturiero americano. Anche su questo avevamo precedentemente scritto: si tratta di un fenomeno reale e certificato scientificamente in tutto il Mondo. Il negazionismo climatico è stato forse uno dei maggiori cavalli di battaglia di Donald Trump.