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Ci taglia anche Moody’s. Nuovo declassamento per l’Italia

Le agenzie di rating non hanno alcuna fiducia nella crescita di questo Paese. Dopo il downgrade di S&P del 20 settembre, ora è Moody’s ad operare un nuovo taglio dei titoli di stato italiani da Aa2 ad A2.
A cura di Biagio Chiariello
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le agenzie di rating si abbattono sul paese

A due settimane dal downgrade operato da Standard & Poor's, l'Italia viene colpita da un nuovo declassamento. Stavolta tocca a Moody's ridurre il rating sui nostri bond portandolo da AA2 a A2 con outlook negativo. Confermato il rating di breve termine Prime-1.

Nel comunicato ufficiale diffuso da Moody's si legge il downgrade dei titoli di stato italiani è dovuto "in parte ai rischi derivanti dalle incertezze economiche e politiche" e "in parte all'aumento dei rischi al ribasso per la crescita economica e all'indebolimento delle prospettive globali", ma anche al calo globale della fiducia nelle emissioni di debito dei Paesi di Eurolandia.

C'è da dire che prima di questa bocciatura, lo scorso 17 giugno l'Italia era stata sottoposta alla procedura per la revisione del rating in in vista di un eventuale downgrade: "Le prospettive di crescita per l'economia del Paese nei prossimi anni – ci avvertiva Moody's prima dell'estate – saranno decisive per determinare le entrate del governo e gli obiettivi di risanamento".  Un monito che non è stato colto. E così l'infelice storia del rating italiano, scrive un altro triste capitolo.

"Il rischio di default dell'Italia resta remoto", precisa comunque l'agenzia.

Laconico il commento di Palazzo Chigi: "Il downgrade di Moody's era atteso. Il governo italiano sta lavorando con il massimo impegno per centrare gli obiettivi di bilancio pubblico. Quegli stessi obiettivi che sono stati oggi accolti positivamente e approvati dalla Commissione europea".

Fondata nel 1909 da John Moody, Moody's Corporation è la seconda agenzia di rating per influenza dopo S&P. Con Fitch sono definite le "tre sorelle" del rating.

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