Chirurgo “firma” gli organi dei pazienti, come Zorro. Sospeso
Una firma con le sue iniziali: SB, che sta per Simon Bramhall. La persona in questione, però, non è un calciatore, un musicista o uno scrittore, bensì un chirurgo. L'uomo avrebbe appunto “firmato” il fegato di un paziente durante l’intervento. A scoprirlo, secondo quanto riporta la stampa britannica, è stato un suo collega, un altro chirurgo in servizio nello stesso ospedale, il Queen Elizabeth di Birmingham, che, durante un’operazione di routine, ha rilevato sull’organo trapiantato le iniziali. Da lì, è partita l'accusa. E la susseguente sospensione dal servizio.
Bramhall, noto proprio per la sua esperienza nei trapianti di fegato, avrebbe “firmato” l’organo con gas argon, utilizzato solitamente in chirurgia per cicatrizzare i piccoli vasi sanguigni. Questo gas un chirurgo dell’ospedale Queen Elizabeth è indagato per “errore medico”, e la sospensione di un professionista da parte della struttura, senza però rivelarne l’identità. Il sospetto, infatti, è che diversi altri fegati trapiantati possano essere stati “firmati”. Ma Bramhall smentisce di essere stato sospeso.