Chiesa e pedofilia, interrogato il cardinale Pell: “Non sapevo degli abusi in Australia”
Nel giorno in cui in tutto il mondo veniva celebrato il successo alla notte degli Oscar de Il Caso Spotlight, pellicola che parla dell'inchiesta giornalistica sulla pedofilia nella chiesa statunitense, in una sala del Vaticano George Pell, in passato arcivescovo di Melbourne e poi di Sydney e oggi prefetto degli Affari economici della Santa Sede, è stato interrogato in video conferenza dalla commissione d'inchiesta australiana che sta cercando di far luce sugli abusi sui minori negli anni '70 e '80. In particolare Pell ha dovuto chiarire come perché era all'oscuro dei comportamenti del prete pedofilo Gerald Ridsdale, per un lungo periodo suo stretto collaboratore nella diocesi di Ballarat. Il sacerdote ha ripetutamente abusato di minori e per questo è in carcere, dopo essere stato condannato per 138 reati ai danni di 53 vittime.
George Pell, parlando coi giornalisti, ha dichiarato di avere il pieno sostegno di Papa Francesco ed ammesso "errori enormi" della chiesa. I componenti della commissione d'inchiesta Gail Furness e Peter McClellan si sono concentrati su un meeting di consultori presieduto dal vescovo Mulkearns nel 1982, a cui Pell era presente. A quel tempo – secondo la commissione – il vescovo e la maggioranza dei consultori erano a conoscenza degli abusi di Ridsdale, che continuavano da almeno un decennio. In quell'occasione decisero di trasferirlo a un'altra parrocchia per la sesta volta. Dei comportamenti del prete erano quindi a conoscenza moltissimi, ma non Pell: "Dato che i sacerdoti sono esseri umani come tutti – ha detto la dottoressa Furness – certamente avranno parlato tra di loro circa le ragioni vere dei trasferimenti". Ma il cardinale ha replicato: "Gli esseri umani in diverse categorie hanno approcci molto diversi a tali questioni. Noi lavoriamo nell'ambito della morale cristiana e la discussione dei difetti degli altri non è ben vista".
Ciò che ha acceso una vivace discussione tra Pell e i membri della commissione è stata la dichiarazione dl cardinale secondo cui quella degli abusi commessi da Ridsdale, era "una storia triste" ma per lui "non era di grande interesse". Pell ha detto di non sentirsi in colpa per non aver denunciato il parroco alla polizia, quando apprese che era un molestatore. Il prefetto degli Affari economici della Santa Sede ha tuttavia ribadito come a lungo non fosse stato a conoscenza delle violenze commesse da Gerald Ridsdale, malgrado fosse noto a decine di consultori. George Pelle verrà sottoposto ad altri interrogatori oggi e domani.