Chiaiano: ecco il progetto della nuova discarica da 800mila metri cubi
Ed è arrivato anche il progetto. Si fa sempre più concreta la volontà del commissario straordinario alle discariche della Regione Campania, il Prefetto Raffaele Ruberto, di procedere all'applicazione del piano di costruzione di nuove discariche nella provincia di Napoli.Per quella di Chiaiano, quartiere a nord di Napoli che ha già ospitato una discarica chiusa nel 2012 ed oggetto di una inchiesta della procura che ne svelerebbe la gestione da parte di aziende vicine ai casalesi, è stato pubblicato sul sito del provveditorato alle opere della Campania il progetto definitivo.
La nuova discarica – Nella Cava Zara la disponibilità sarebbe di 800.00 metri cubi e potrebbe ospitare 797 mila tonnellate di frazione umida tritovagliata stabilizzata per un periodo di 5 anni secondo le stime fatte dai tecnici della Regione Campania. Una nuova discarica che in pratica sarebbe più grande di quella di Cava del Poligono chiusa nel 2011 per le proteste dei comitati e che arrivò a contenere 590 mila tonnellate e che fu progettata per ospitare 700 mila tonnellate di rifiuti.
Un progetto da 11 milioni di euro con capitolati di spesa già individuati da parte del settore ambiente della Regione Campania che di fatto sta fungendo da supporto tecnico al lavoro del commissario straordinario Ruberto.
Nel progetto si parla di "Ricomposizione ambientale della cava dismessa in località Chiaiano nel Comune di Napoli con il conferimento di biostabilizzato" ovvero quello che viene descritto come "compost fuori specifica" codice CER 19.05.03
Ma cosa vuol dire?
Rifiuti, si tratta di rifiuti e nulla più.
In buona sostanza si tratta dei rifiuti tritovagliati fino ad essere ridotti a pezzettini di poche decine di millimetri e lasciati essiccare. E' quello che tutti i giorni esce dagli impianti STIR di Giugliano, Tufino e Caivano e che attualmente viene inviato nel nord Europa da Sap Na e Comune di Napoli e che ora la Regione Campania vorrebbe sversare in una nuova discarica a Chiaiano.
L'ideatore del piano è agli arresti domiciliari – Nella premessa del progetto appare evidente che ad esserne ispiratore sia stato l'ex responsabile tecnico della Sap Na, azienda municipalizzata di proprietà della Provincia di Napoli che gestisce gli impianti STIR e le discariche del territorio, l'ingegnere Giovanni Perillo che attualmente è agli arresti domiciliari. Perillo infatti è finito i 17 arresti ordinati dalla Procura di Napoli su mandato della Direzione Distrettuale Antimafia nell'ambito dell'inchiesta sulla cattiva realizzazione e gestione della ex discarica di Chiaiano quella di Cava del Poligono. Per i magistrati Perillo non avrebbe svolto i controlli dovuti nei confronti di alcune ditte che gestivano la discarica – la Ibi e la Edilcar – che sarebbe ritenute legate al clan dei Casalesi.
Lo stesso Perillo da direttore della Sap Na, presentò al predecessore di Ruberto, il prefetto varesino Annunziato Vardè, poi andato in pensione nel 2012, un piano per la realizzazione di discariche a Napoli (Chiaiano), Marano, Quarto e Palma Campania per ospitare i residui degli STIR. Quel piano fu poi fermato dall'opposizione del Comune di Napoli e da una lunga pausa di riflessione della giunta Caldoro. Oggi il prefetto Ruberto riprende dal piano Perillo – Vardè l'idea di una nuova discarica a Chiaiano.
Una nuova discarica anche a Giugliano – Ma non solo Chiaiano. Il piano del prefetto Ruberto prevede anche la realizzazione di un nuovo impianto anche nel martoriato comune di Giugliano, già interessato da innumerevoli discariche pericolose che costituiscono la cosiddetta "area vasta" una zona di quasi duemila ettari per cui esiste un commissario straordinario per la bonifica.
I comitati a Giugliano come a Chiaiano sono sul piede di guerra. Il 1 aprile è prevista la conferenza dei servizi per la discarica di Chiaiano, i comitati hanno già dato appuntamento per una manifestazione in Piazza Bovio. Si preannuncia una primavera caldissima sul fronte dei rifiuti in Campania.