Chi sono le 29 vittime identificate della tragedia all’Hotel Rigopiano
Erano quasi le 23 di ieri quando i vigili dei fuoco e gli uomini del soccorso alpino presenti dove fino a una settimana prima sorgeva l'Hotel Rigopiano hanno estratto i corpi, ormai senza vita, degli ultimi due dispersi, due persone trovate all'interno di un camino, con le mani a proteggersi la faccia e la testa dalle macerie. Il bilancio finale della tragedia è di 29 vittime: 15 di queste sono uomini, 14 donne. Sono cinque i corpi che si trovano all'obitorio dell'ospedale di Pescara ancora da identificare. Sono 24 invece al momento i corpi ufficialmente identificati. Tra gli ultimi quelli di Valentina Cicioni, Foresta Tobia, Bianca Iudicone. Poco prima era stato identificato Marco Tanda, 26 anni a marzo, pilota della Ryanair che da alcuni giorni si trovava all'Hotel Rigopiano, e la sua fidanzata Jessica Tinari, di un anno più giovane. I due si erano concessi una breve vacanza sulla neve prima del rientro a Roma di Marco, che avrebbe dovuto ricominciare a lavorare.
Le altre vittime identificate sono Rosa Barbara Nobilio e suo marito Piero di Pietro: i due avevano raggiunto l'hotel Rigopiano per trascorrere qualche giorno di vacanza insieme agli amici Sebastiano Di Carlo e Nadia Acconciamessa, anche loro recuperati senza vita, mentre il figlio Edoardo, di otto anni, si è salvato. Linda Salzetta è stata tra le prime ad essere estratta: quel giorno era era al lavoro, al suo posto nel centro benessere dove faceva l’estetista, nonostante fosse il suo compleanno, mentre il suo fidanzato è riuscito a salvarsi uscendo dalla struttura poco prima che venisse travolta. Morti anche Luciano Caporale e Silvana Angelucci, la coppia di Castel Frentano. Lui aveva 54 anni, lei 46. Lasciano i figli Nicola ed Elia.
Identificati anche i corpi di Paola Tommasini e Marco Vagnarelli, entrambi della provincia di Ascoli Piceno (rispettivamente Montalto Marche e Castignano). I due, come gli altri, erano in vacanza e sarebbero dovuti ripartire quella mattina, se la strada non fosse stata completamente ostruita dalla neve. "C’erano dieci auto in fila e stavano aspettando che fosse liberata la strada", ha raccontato il fratello dell'uomo. Marchigiano anche Emanuele Bonifazi, di Pioraco: lavorava da quattro anni al Rigopiano e nei mesi scorsi aveva vissuto in prima persone le violente scosse di terremoto che hanno distrutto l'appennino maceratese. Morti anche Domenico Di Michelangelo, 41 anni, di Chieti, poliziotto in servizio a Osimo (Ancona), la moglie Marina Serraiocco, 37 anni, di Popoli.
Sempre alle dipendenze dell'albergo lavorava Alessandro Riccetti, ternano di 33 anni laureato in lingue straniere per la comunicazione internazionale e addetto alla reception. Non ce l'hanno fatta neanche i suoi colleghi Alessandro Giancaterino – maitre – il cameriere Gabriele D'Angelo, la cuoca Ilaria De Biase, l'amministratore dell'hotel Roberto Del Rosso e il rifugiato senegalese Faye Dame, che lavorava nella struttura come manutentore degli impianti. Identificati, per finire, i corpi di Stefano Feniello, Claudio Baldini, Luana Biferi, Sara Angelozzi, Marinella Colangeli, che gestiva la Spa.