video suggerito
video suggerito

Chi era Antonio Manganelli

Il Capo della polizia, riconosciuto come ottimo investigatore lavorando anche al fianco dei magistrati antimafia, è stato uno dei pochi tra i vertici di pubblica sicurezza a chiedere scusa per gli episodi del G8 di Genova.
A cura di Antonio Palma
0 CONDIVISIONI
Antonio Manganelli morto storia

Antonio Manganelli morto oggi a Roma era nato ad Avellino l’8 dicembre 1950. Laureato in Giurisprudenza presso l'Università degli studi di Napoli, Manganelli si era specializzato in Criminologia Clinica presso la facoltà di Medicina e Chirurgia dell'università di Modena. Fin dagli anni '70 ha lavorato nel campo delle investigazioni, occupandosi di sequestri di persona, e poi di antimafia poi. Negli anni '80 diventa numero due del Nucleo anticrimine della Polizia di Stato, mentre qualche anno più tardi diventa direttore del Servizio centrale operativo della polizia e del Servizio Centrale di Protezione dei collaboratori di giustizia. E stato anche questore di Palermo e di Napoli e nel 2000 divenne Prefetto, ricevendo poi l'incarico di vice direttore generale della Pubblica Sicurezza, cioè di numero due del capo della Polizia Gianni De Gennaro. E' stato nominato Capo della polizia nel 2007 dall'allora governo Prodi. Ha lavorato al fianco dei più famosi magistrati tra cui Giovanni Falcone, e ha partecipato alla cattura di diversi latitanti delle organizzazioni mafiose.

Manganelli è stato apprezzato però anche per la sua capacità di chiedere scusa. Era stato capace infatti rispetto al suo predecessore De Gennaro di fare mea culpa dopo i diversi scandali che avevano coinvolto la Polizia, dal G8 di Genova, dove lui fu considerato completamente estraneo, al caso Aldrovandi passando per il caso Emanuele Sandri. Dopo le sentenze di condanna della magistratura per il caso della scuola Diaz aveva chiesto scusa a tutti i cittadini che “avendo fiducia nella Polizia, l’hanno vista in difficoltà per qualche comportamento errato ed esigono sempre maggiore professionalità ed efficienza”. Poco prima che il malore lo costringesse al ricovero d’urgenza in ospedale aveva dichiarato  “Facciamo un lavoro difficile, i problemi che si affacciano e mettono in difficoltà l'istituzione lo dimostrano, ma vi assicuro che la Polizia è un'istituzione fatta di persone perbene, che lavorano più di quanto sarebbe loro chiesto e producono risultati tutti i giorni, lavorando in sinergia con tutte le forze dell'ordine”.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views