Chi è Sean Yoro, lo street artist che dipinge sull’acqua
Quando una parola, una storia o un oggetto per la maggior parte delle persone sono solo vita quotidiana, ma per qualcuno diventano occasione di raccontare le proprie esperienze e la propria passione, allora, è arte. Per tutti erano solo edifici abbandonati, scheletri di palazzi che cadevano a pezzi in acque non praticabili. Per Sean Yoro invece, sono diventati l'occasione per creare splendidi ritratti di donne bellissime, adagiate e riflesse nell'acqua.
Da giorni ormai, il web è stato conquistato dal fascino iperrealistico delle pitture dello street artist hawaiano. Hula, si fa chiamare: è cresciuto sull'isola di Oahu fra natura e oceano, e, trasferitosi a New York appena ventunenne, si è immerso nel mondo dei graffiti e dell'arte urbana, fino ad oggi, quando questi due elementi in apparenza inconciliabili hanno dato vita alla sua arte fuori da ogni schema. La tradizione fortemente sentita dalla cultura hawaiana di un contatto continuo e costante con la terra si è unita ad una delle forme d'arte forse più lontane dalla semplicità della natura, quella che può nascere nelle strade di una città. Secondo la mitologia, il popolo hawaiano sarebbe nato dall'amore fra la madre-terra e il padre-cielo: a metà strada, fra cielo e terra, c'è l'acqua, e assieme ad essa, oggi, le bellissime figure di Sean "Hula" Yoro. Sulla pagina di Facebook dove condivide continuamente la sua esperienza, Sean scherza, mentre mostra al mondo il suo lavoro:
C'è qualcuno che ha un muro nel mare che posso prendere in prestito?
Le donne di Sean
Il soggetto principale dell'arte di Yoro è la donna: sinuose figure femminili che emergono dall'acqua quasi vi nuotassero, corpi e volti estremamente realistici riflessi fra le onde con giochi di luce studiati e mai casuali. Prima di tuffarle fra gli edifici abbandonati, Sean Yoro ha lavorato molto anche su tela, con un'attenzione artistica assoluta e pura all'espressività e all'emotività che il volto femminile di volta in volta gli comunica: che sia collocato "outside" o "inside" (questi sono anche i nomi delle due sezioni dedicate al suo lavoro su hulaaa.com) lo studio cromatico, le sfumature e le tecniche sono sempre mirate a far uscire dalla tela, in questo caso dalla parete, tutto il realismo che, con Sean, si trasforma paradossalmente subito in sogno.
Ho aspettato un'eternità per la luce ideale, per poterle guardare attraverso.
Una street art lontana dalla strada e il successo sul web
Dal Williamsburg Waterfront di Brooklyn alla natura contaminata ma abbandonata delle Hawaii.
Ora voglio giocare con la street art. Voglio prendere le mie tavole da surf, le vernici, e andare il più lontano possibile dalla strada.
Accanto ai murales delle sue ragazze, Hula ha scritto "Pu'uwai", la parola hawaiana per "cuore". E ancora, ha spiegato:
Questo lavoro è stato ispirato dal silenzio sotto la superficie dell'acqua, dove tutto ciò che senti è il battito del tuo cuore e tutto il resto sparisce. Questo, è uno dei tanti posti che io chiamo casa.
Un'arte dunque lontana dalla strada che l'ha creata e, allo stesso tempo, immersa nella natura che la ispira continuamente. Non solo: un'arte che ha raggiunto tutto il mondo. Sean Yoro ha infatti condiviso le varie fasi del suo lavoro e il risultato finale sul web; da Instagram a Facebook, ovunque sono ormai condivisibili le sue "swimming girls". Il suo profilo Instagram conta più di 8000 followers: un vero e proprio fenomeno virale dunque, oltre che artistico.
E proprio sulla sua pagina ufficiale di Facebook Sean ha annunciato che tornerà a lavoro il più presto possibile, mentre si prepara a stampare, in una prima edizione limitata, i suoi dipinti e le tele delle "sue donne". Nonostante la velocità con la quale il nome e l'opera di questo giovanissimo artist (l'aggettivo street sembra ormai inappropriato) si sono diffuse, il suo messaggio resta chiaro e disarmante. Prendetevi un minuto, allontanatevi dalla strada, e respirate. Nel posto più lontano che conoscete, il più inaspettato, ovunque, se si presta attenzione si può ancora sentire "Pu'uwai".
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