Chi è Omar Mateen, l’autore della strage di Orlando
Che cosa sappiamo di Omar Mateen, il 29enne newyorkese di origini afgane che nella nottata tra l'undici e il dodici giugno ha ucciso 50 persone durante un attentato al Pulse di Orlando, in Florida? Gli inquirenti americani stanno ancora indagando e il movente appare poco chiaro. Da un lato, le indagini dell'Fbi sul giovane afgano ritenuto un soggetto potenzialmente simpatizzante dell'Isis, interrotte in seguito alla mancanza di prove a sostegno delle accuse contro di lui, dall'altro la famiglia dell'attentato sostiene sia improbabile un movente religioso, Mateen non era un fanatico e non ha mai dato segni di una presunta conversione all'Islam radicale.
"Non ha nulla a che fare con la religione", ha dichiarato il padre Saddique, scusandosi a nome della famiglia, durante un'intervista concessa alla Nbc. Secondo Saddique Mateen, la molla che avrebbe fatto infuriare il figlio sarebbe stato un bacio gay a cui il 29enne avrebbe assistito qualche tempo fa. L'omofobia, quindi, secondo il padre dell'attentatore, il reale movente del massacro di Orlando. Intervistata dal Washington Post, l'ex moglie di Mateen, che il ragazzo ha sposato nel 2011 per poi divorziare due anni dopo,ha dichiarato che il 29enne "non era una persona stabile". "Mi picchiava e lo faceva anche solo perché il bucato non era pronto e cose del genere", ha proseguito la donna, che però ha chiesto fosse mantenuto l'anonimato per motivi di sicurezza.
La polizia, secondo indiscrezioni pubblicate da Repubblica, sembra aver riferito di una telefonata di Omar Mateen che, poco prima dell'attentato al Pulse di Orlando, avrebbe chiamato il 911 dichiarando all'operatore di voler giurare fedeltà al leader dello Stato Islamico, Abu Bakr al-Baghdadi.