video suggerito
video suggerito

Chi è Guerlin Butungu, il quarto uomo fermato per gli stupri di Rimini

Vent’anni e di origine congolese, Guerlin Butungu è il quarto arrestato per gli stupri di Rimini dello scorso 25 agosto. Sul suo profilo Facebook ringrazia Geova, è iscritto a gruppi per la ricerca del lavoro e scrive: “Ci sono cose che i soldi non possono comprare: le buone maniere, la morale e l’amore”.
A cura di Ida Artiaco
5.530 CONDIVISIONI
u, 20 anni (Facebook).
u, 20 anni (Facebook).

"Ci sono cose che i soldi non possono comprare: le buone maniere, la morale, il rispetto e l'amore". È questo il contenuto di un post condiviso nel 2016 su Facebook da Guerlin Butungu, il 20enne di origine congolese a capo della banda di stranieri che lo scorso 25 agosto ha stuprato una ragazza polacca su una spiaggia della cittadina romagnola, aggredito un suo amico e violentato poco dopo un transessuale peruviano. Dopo la confessione di due minorenni marocchini coinvolti nella vicenda, Butungu è stato fermato la mattina del 3 settembre alla stazione di Rimini mentre, stando a quanto riferiscono gli inquirenti, stava tentando di scappare a bordo di un treno da Pesaro, dove vive probabilmente in una struttura di accoglienza.

Il suo profilo social è ricco di foto, mentre è in palestra, al centro commerciale e in macchina, e tra i suoi interessi compare anche l'iscrizione a gruppi per la ricerca di lavoro, oltre che la fede in Geova, che ringrazia in numerose occasioni. E poi, quella foto datata 13 luglio 2016, in cui vengono elencate, in francese, tutte le cose che il denaro non riesce a comprare: prima di tutto le buone maniere, poi la morale, il rispetto, il carattere, il buon senso, la verità, la pazienza, la classe, l'integrità e l'amore. Insomma, niente farebbe presagire il fatto che sarebbe diventato presto uno degli aggressori più pericolosi e ricercati d'Italia. Butungu, 20 anni e di origine congolese, risiedeva, come gli altri fermati, nella provincia di Pesaro-Urbino, in una struttura di accoglienza ed era un richiedente asilo, ma a quanto pare era riuscito a integrarsi bene con gli altri ospiti della struttura. Ora, rimarrà a disposizione degli inquirenti che indagano sul caso per chiudere definitivamente il cerchio intorno a una vicenda che ha tenuto col fiato sospeso tutto il Paese.

Video thumbnail
5.530 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views