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Charlie Hebdo, scovati i due killer. Blitz della polizia: uccisi i due fratelli Kouachi

I fratelli Kouachi asserragliati in un’azienda a Dammartin-en-Goële, a nord-est di Parigi. Dopo un assedio durato diverse ore la polizia ha lanciato un blitz ha ucciso i due fratelli Kouachi.
A cura di Davide Falcioni
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22.28: Secondo l'Associated Press, un membro della cellula yemenita di Al Qaeda, avrebbe rivelato che l'attacco contro Charlie Hebdo sarebbe stato diretto da proprio da Al Qaeda come “vendetta per l'onore di Maometto”. I capi di Al Qaeda avrebbero diretto l'operazione e “selezionato attentamente gli obiettivi”, ha aggiunto. L'organizzazione terroristica avrebbe ritardato la rivendicazione per “questioni di sicurezza”.

21.11: Quello che sappiamo del blitz a Dammartin-en-Goële . Nella tipografia dove si erano barricati i fratelli Kouachi, Chérif and Saïd, c'erano altre due persone: uno è il responsabile dell'impresa, Michel Catalano, che i due tenevano in ostaggio. L'altro sarebbe Lilian, un grafico 27enne che si era nascosto in uno scatolone. Da lì avrebbe mandato messaggi alla polizia:“Mi sono nascosto in uno scatolone in una sala climatizzata al primo piano, penso che abbiano ucciso tutti, dite alla polizia di intervenire”, sarebbe stato il primo messaggio inviato in mattinata. I due fratelli sono rimasti uccisi mentre tentavano di uscire dall'edificio sparando alla polizia. I due civili dovrebbero essere in salvo.

19.58: La tv francese BFM TV sarebbe riuscita a intervistare i fratelli Kouachi. Sarebbero stati loro due a chiamare la redazione della tv. "Siamo i difensori del Profeta, siamo di Al Qaeda Yemen e l'imam Anwar al-Awlaki ci ha addestrati", avrebbe dichiarato con voce serena Cherif Kouachi. "Abbiamo ucciso quelli di Charlie Hebdo non sono civili ma obiettivi. Non siamo noi ad uccidere donne e bambini ma voi, gli occidentali, a farlo in Siria, Iraq, Afghanistan", avrebbe aggiunto. L'imam radicale Anwar Al Awlaki era un ingegnere di origini statunitensi, naturalizzato yemenita, vicino ad Al Qaeda nello Yemen e considerato da alcuni uno dei possibili successori di Osama Bin Laden, è stato ucciso, colpito da un assalto condotto da un drone statunitense nel 2011.

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19.38: Secondo quanto riferiscono le fonti d'informazione francesi i fratelli Kouachi sarebbero usciti dalla ditta sparando all'impazzata contro la polizia.

18.03: I due fratelli non avrebbero mai saputo che all'interno dell'azienda nella quale si erano rifugiati ci fosse una terza persona, probabilmente rifugiata in una botola. Quest'ultima avrebbe comunicato con la polizia nel corso delle ultime ore senza mai essere notato dagli attentatori. In altri termini i due fratelli non hanno mai avuto un ostaggio a disposizione perché non erano a conoscenza della sua presenza all'interno del palazzo. L'uomo nascosto si chiamerebbe Lilian, un grafico 27enne della tipografia che avrebbe inviato un messaggio ai propri famigliari: "Mi sono nascosto in uno scatolone in una sala climatizzata al primo piano, penso che abbiano ucciso tutti, dite alla polizia di intervenire"

17.52: Testimoni riferisicono di un assalto violento, durato circa un minuto poco prima del tramonto. Diverse decine di agenti si sono mossi all'unisono. Prima delle raffiche di mitra poi due esplosioni e infine altre raffiche. Subito dopo i membri della Brigata antiterrorismo sono usciti dall'edificio.

17.39: Arrivano le prime conferme circa le condizioni dei poliziotti colpiti. Ad ora le forze dell'ordine francesi parlano di un solo poliziotto ferito

17.26: I due fratelli Kouachi sono morti nel corso del blitz. Lo conferma la direzione nazionale della Gendarmerie francese. Il blitz è durato pochi minuti e ha portato alla liberazione dell'ostaggio nonché la morte dei duoi fratelli Cherif e Said

17.21: Uccisi i due fratelli Kouachi. E' quanto riferisce la polizia. Sarebbero morti durante l'assalto mentre l'ostaggio sarebbe salvo. Due poliziotti risulterebbero feriti.

17.15: Assalto portato contemporaneamente anche al negozio ebraico a Porte de Vincennes

17.03: Nessun lacrimogeno per ora ma detonazioni chiare. Le teste di cuoio stanno provando a scendere dal tetto verso l'interno dell'azienda. Colpi di mitra hanno scandito l'operazione

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16.56: Spari e esplosioni. Sembra essere iniziato il blitz delle forze dell'ordine contro i fratelli Kouachi. Fumo esce dal tetto dell'azienda presso la quale i due fratelli si sono rifugiati. Colpi di mitra sono stati sparati,  non è chiaro se anche i duoe attenatatori abbiano sparato verso la polizia.

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14.55 – Gli studenti della scuola vicinaal luogo in cui i fratelli Kouachi si sono barricati sono stati finalmente evacuati. I bambini erano stati confinati per ragioni di sicurezza all'interno di un'aula senza finestre presidiata da un massiccio – ma discreto- dispiegamento di forze di polizia. I bimbi hanno partecipato a una recita e sarebbero all'oscuro di quanto sta accadendo a poche centinaia di metri.

14.40 – Si è tolto la vita uno degli ufficiali di polizia che indagava sulla strage di Charlie Hebdo. L'uomo, vice capo della polizia di Limoges, faceva parte di un gruppo scelto che doveva fare luce sul caso: si è sparato alla testa con la sua pistola d'ordinanza nel suo ufficio. Sul suicidio è stata aperta un'inchiesta  e finora non è ancora chiaro se esistano legami diretti con la tragedia nella redazione del settimanale satirico.

14.30 – Charlie Hebdo è stato nominato cittadino onorario di Parigi: lo ha deciso all'unanimità il consiglio comunale della capitale francese.

14.05 – Sono almeno cinque gli ostaggi all'interno di una epicerie a Porte de Vincennes, secondo una fonte della polizia che ha spiegato che il sequestratore è lo stesso che ieri ha ucciso una vigilessa a Montrouge. "E' un uomo estremamente pericoloso e armato di due fucili d'assalto". Per ragioni di sicurezza la zona è stata chiusa al traffico.

13.40 – L'uomo armato barricato nel negozio Kosher alla Porte de Vincennes di Parigi sarebbe l'autore della sparatoria di ieri a Montrouge, dove ha perso la vita una poliziotta. 

13.35 –  Sparatoria attorno alle 13 a Parigi, zona Porte de Vincennes. Lo scrive l'agenzia AFP, precisando che si sarebbe stato un sequestro di persone, davanti a un negozio di alimentari kosher, frequentato da ebrei.

13.25 – Evacuate le scuole a Dammartin – Diverse scuole di Dammartin en Goele sono state evacuate a causa dell'assedio ai due killer di Charlie Hebdo in corso nella cittadina francese. Lo ha riferito il comune, specificando che tra gli edifici interessati dall'evacuazione c'è la scuola materna ed elementare Henri Dunant. "Gli alunni, ha precisato un portavoce, saranno portati in una palestra della cittadina dove i familiari potranno andarli a cercare". L'istituto Dunant si trova a 500 metri dalla tipografia dove sono asserragliati i fratelli Kouachi.

13.05 – Incerto il numero di ostaggi, forse 5 – Non è ancora chiaro il numero di persone prese in ostaggio dai killer di Charlie Hebdo nell'azienda di Dammartin. Secondo Bernard Corneille, sindaco di Othis, un comune limitrofo, potrebbero essere 5: numero dedotto dalle persone che vi lavorano, incluso il titolare. "Ho provato a contattarlo stamattina senza mai avere risposta", ha detto Corneille. Il suo portavoce ha aggiunto di aver cercato di mettersi in contatto con altri dipendenti, ma senza successo. 

12.50 – Mentre proseguono i negoziati tra polizia e attentatori i bambini di una vicina scuola sono costretti a non uscire. Le finestre dell'edificio sono state coperte con delle tende e i piccoli, ignari di quanto sta accadendo, stanno in queste ore partecipando a una recita scolastica. Nessuno potrà uscire dall'edificio finché l'operazione non sarà terminata.

12.30 – Sugli edifici intorno al luogo in cui sono barricati i due terroristi sono appostati dei cecchini dei reparti speciali della polizia francese. Il sindaco della città di Dammartin-en-Goële ha chiesto a tutti i cittadini di rimanere chiusi in casa.

12.00 – La polizia è determinata a catturare i due terroristi vivi: da questa mattina gli esperti stanno studiando l'area e l'edificio in cui sono barricati i fratelli Kouachi nella convinzione che i due possano essere ben armati e per niente intenzionati ad arrendersi.

11.50 – L'edificio dove sono barricati i due terroristi è asserragliato da un imponente numero di poliziotti e militari pronti a intervenire. Sono in corso in questo momento i negoziati tra le autorità e i fratelli Kouachi, che tengono ancora in ostaggio una persona, presumibilmente una donna.

11.30 – Il Presidente della Repubblica francese è intervenuto in conferenza stampa dopo aver incontrato Marine Le Pen, leader del Front Nationale. Hollande ha invitato tutti i cittadini a partecipare alla manifestazione di domenica e dichiarato che in passato altri attentati terroristici erano stati sventati dalle autorità.

11.10 – Secondo Le Figaro, che cita fonti della polizia, i fratelli Kouachi avrebbero comunicato alla polizia, durante un colloquio telefonico, di voler morire "come martiri".

11.00 – Non è ancora chiaro quanti siano gli ostaggi in mano ai fratelli Kouachi: mentre fonti della polizia parlano di una sola persona il ministro degli interni, nel corso di un'intervista, ha parlato di "diverse persone". 

10.50 – Il Ministro degli Interni Bernard Cazeneuve ha comunicato ufficialmente che i quattro feriti più gravi in seguito all'attentato alla redazione di Charlie Hebdo sono fuori pericolo, anche se la prognosi rimane riservata.

10.36 – Le autorità francesi hanno deviato numerosi aerei in arrivo all'aeroporto di Charles De Gaulle di Parigi, non molto distanze dal luogo in cui sono barricati i due attentatori.

10.20 – I fratelli Kouachi, ritenuti i responsabili della strage al settimanale Charlie Hebdo e barricati con un ostaggio all'interno di un edificio a Dammartin-en-Goële, avrebbero un lanciarazzi. Lo riferisce la radio di Bmftv.

10.10 – Il sindaco di Dammartin-en-Goële ha confermato la presa di un ostaggio presso un edificio commerciale della città. La polizia ha avviato il negoziato per la sua liberazione. I due attentatori sono braccati. Gli studenti di una vicina scuola sono stati posti sotto strettissima protezione e invitati a non avvicinarsi per nessuna ragione alle finestre.

10.00 – Secondo il quotidiano Le Parisien nel conflitto a fuoco di stamattina avrebbero perso la vita due persone, mentre i feriti sarebbero ben 20. La notizia tuttavia è stata smentita dal Procuratore di Parigi.

9.55 – Il ministro degli interni francese Bernard Cazeneuve ha confermato che le ricerche dei due attentatori sono a una svolta. I due si sono nascosti all'interno di un edificio a Dammartin-en-Goële. Testimoni parlano di un conflitto a fuoco in corso.

9.50 – La polizia ha individuato il luogo dove si nascondono i fratelli Kouachi. I due avrebbero preso delle persone in ostaggio.

9.40  – Tre elicotteri della polizia stanno volteggiando sopra l'abitato di Dammartin-en-Goële, dove si troverebbero i due attentatori. Gli abitanti della città sono stati invitati a barricarsi nelle loro abitazioni, la scuola della città è stata posta sotto strettissima protezione.

9.30 – Secondo il media francese Rtl stamattina ci sarebbe stato un violento scontro a fuoco lungo la strada statale 2, a Dammartin-en-Goële, a pochi chilometri dall'aeroporto di Roissy. Prima era stata rubata un'automobile, una Peugeot 206, da due uomini dai profili compatibili con quelli degli attentatori.

9.20 – Proseguono a pieno ritmo le ricerche dei due uomini accusati di aver compiuto l'attentato: gli sforzi della polizia si stanno concentrando prevalentemente sulle zone boschive a nord di Parigi; le forze dell'ordine hanno bloccato le strade intorno ai villaggi di Corey, Longpont, Aisne, dove si ritiene possano essersi nascosti i due attentatori. La capitale domenica ospiterà una "marcia silenziosa" per commemorare le vittime. Alla manifestazione potrebbe partecipare anche Marine Le Pen, anche se alcuni organizzatori le hanno chiesto di non far parte del corteo.

A 48 ore dall'attentato terroristico nella redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo i fratelli Kouachi – ritenuti i responsabili della strage – sono ancora in fuga a piede libero in Francia. A nulla è servito il rastrellamento messo in atto dalla polizia, che ha schierato sul campo migliaia di uomini battendo a tappeto soprattutto le aree limitrofe a Parigi, in particolare la foresta di Longpont, in Piccardia, cento chilometri a nord della capitale. Le ricerche finora hanno prodotto un nulla di fatto: elemento che sta creando non poco nervosismo nell'opinione pubblica francese, anche perché ieri un killer ha versato altro sangue, uccidendo spietatamente una giovane vigilessa in servizio da sole due settimane.

L'unica novità degna di nota è che le autorità hanno "formalmente riconosciuto" – come sostiene il quotidiano Le Figaro – uno dei due attentatori. Si tratta di Said Kouachi, uno dei due fratelli: l'uomo si sarebbe addestrato in Yemen nel 2011 frequentando i campi di "formazione militare" di Al Quaeda e da alcuni anni, insieme al fratello, era stato inserito in una black list dagli Stati Uniti.

In questo quadro la Francia ottiene la solidarietà da tutto il mondo. Ieri sera è stata la volta di Barack Obama, che ha espresso il proprio cordoglio presso l'ambasciata francese di Washington. "A nome di tutti i cittadini americani esprimo la mia solidarietà al popolo francese". Il presidente USA ha aggiunto come – insieme alla Francia – si stia progredendo "nella lotta al terrore, che non deve avere la meglio sui nostri ideali, che illuminano il mondo. Vive la France".

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