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Charlie Gard. I medici: “Non può tornare a casa, rischia morta violenta”. Il Papa prega per lui

I genitori del piccolo gravemente malato attendono la decisione dell’Alta Corte britannica per portare a casa il loro bimbo e trascorrere in tranquillità gli ultimi giorni insieme. Ma i medici sono contrari. Intanto Papa Francesco prega per il bimbo.
A cura di Biagio Chiariello
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Appurato che non c’è più nulla da fare per il loro bambino, i genitori di Charlie Gard chiedono solo di poterlo portare a casa. Vogliono trascorrere con lui gli ultimi giorni, tra le mura di casa, prima di dirgli addio. Ma anche in questo caso, i medici del Great Ormond Street si oppongono. Il problema è di natura prettamente tecnica: è complicato spostare i macchinari che tengono in vita il piccolo e gli specialisti temono che possa soffrire ulteriormente o addirittura perdere la vita durante l’operazione per "morte distruttiva o disordinata". Ma mamma Connie non ci sta: "Abbiamo promesso a Charlie ogni giorno che l’avremmo portato con noi a casa. Sembra davvero sconvolgente, dopo tutto quello che abbiamo passato, negarci anche questo” dice la signora Gard. Oggi l'onorevole Justice Francis sarà chiesto di decidere dove Charlie morirà, a meno che non sia possibile effettuare un accordo di ultima ora tra la famiglia di Charlie e l'ospedale. Il giudice Nicolas Francis, presidente dell’Alta Corte di fronte a cui sono comparsi i genitori di Charlie per fare la loro ultima richiesta, oggi sarà chiamato a decidere dove il piccolo dovrà morire.

Papa Francesco prega per Charlie Gard

La triste vicenda di Charlie Gard ha davvero commosso il mondo intero, con tanti interventi, manifestazioni sui social network e nelle piazze, preghiere perché a Charlie venisse data una chance. Anche il presidente americano Donald Trump si era detto vicino al dramma del bimbo. Tanto che la settimana passata, lo stesso Congresso statunitense aveva concesso al piccolo e alla sua famiglia la “residenza permanente” negli Usa. E nelle ultime ore Papa Francesco è tornato ad esprimere la propria vicinanza a Charlie: “Papa Francesco sta pregando per Charlie e per i suoi genitori e si sente particolarmente vicino a loro in questo momento di immensa sofferenza”. Lo ha dichiarato il direttore della Sala Stampa vaticana Greg Burke,

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