Charles Darwin, la Cité des sciences celebra l’evoluzionismo
Parigi celebra il padre dell'evoluzionismo, attraverso immagini e spazi interattivi, per ripercorrere il pensiero di colui che ha rivoluzionato l'approccio alla biologia moderna. A un secolo e mezzo dal 1859, anno della sua ‘Origine della specie', la Cité des sciences dedica una grande mostra per omaggiare il suo pensiero, tanto discusso, attraverso un'illustrazione ad ampio raggio, includendo anche il Darwin naturalista ed etologo ma anche padre, umanista e militante contro lo schiavismo.
La mostra mira a recuperare il pensiero originario, purtroppo mistificato dal successivo darwinismo sociale che ne è derivato. La sua prima opera si basava sull'illuminante criterio di evoluzione della specie e, quando nel 1871 apparve "L'origine dell'uomo", volle rafforzare il concetto secondo cui l'individuo vada inteso come un animale e non come una creazione della mano di Dio a sua immagine. L'uomo rappresenterebbe il livello di massima superiorità nell'evoluzione di una specie.
Il pensiero darwiniano è stato fuorviato e nell'ultimo secolo e mezzo non ha fatto altro che suscitare scontri e antipatie fra i conservatori religiosi. Poi alcuni hanno parlato al suo posto e le sue teorie sono state applicate in modo semplicistico direttamente alle società umane. Da qui sono state sviluppate teorie dell'eugenetica, le gare di selezione, le restrizioni demografiche a scapito del più fragile. Non era certo il messaggio che Darwin voleva dare, dato che al contrario, ha sempre combattuto il razzismo, ed era contro ogni forma di schiavitù. La sua parola è stata travisata: il pensiero di Darwin si fondava sulla variazione di individui all'interno di una specie che inevitabilmente, a rigor scientifico, avrebbe dato luogo alla selezione naturale, l'ipotesi di razzismo è del tutto inappropriata.
Questi concetti sono ben ribaditi dalla docente di Strasburgo Annabelle Kremer che integra la mostra con il suo importante libro "Charles Darwin, una rivoluzione". L'esposizione integra i disegni di illustratore belga François Olislaeger con i testi di Annabelle Kremer che illustra le modalità entro cui Darwin abbia contribuito a far progredire la scienza:
Darwin ha individuato il meccanismo di differenziazione-selezione in base al quale gli individui variano all'interno di una specie, queste variazioni vengono trasmesse e generano una selezione naturale. Questo spiega sia la stabilità di una specie sia il cambiamento legato ad essa e lo sviluppo. Dimostrando questo, ha battuto il creazionista Fixists che sosteneva che Dio aveva creato le specie, al di là di ogni concetto di evoluzione. Centocinquanta più tardi, i ricercatori estendono le teorie di Darwin alle colture proteiche. Questa è la gamma della selezione naturale. Darwin ha gettato le basi di una teoria che si applica a tutti i livelli di organizzazione della vita e non solo a livello di popolazioni all'interno delle specie. La selezione naturale di matrice darwiniana è importantissima perché si estende a tutte le scale di vita anche a livello cellulare, apre prospettive nel trattamento dei tumori ad esempio. Esso permette di comprendere il comportamento delle cellule tumorali. Oggi, in tal senso, abbiamo i nuovi Darwin come Jean-Jacques Kupiec che applica la selezione naturale alla cella di una cellula o Cunchillos Chomin e la sua scala delle proteine, fino a Evelyne Heyer che ha dimostrato come la selezione naturale si possa applicare alle culture e come vi sia una evoluzione culturale bio nell'uomo. Lecointre, il consulente scientifico della mostra "originale di Darwin" sta facendo molto affinché le vere idee di Darwin, siano trasmesse in maniera adeguata.
