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Cgil, Cisl e Uil pronti a una nuova mobilitazione contro la Manovra

I sindacati continuano a denunciare gli effetti recessivi del provvedimento. Raffaele Bonanni: “Sembra fatto da mio zio che non capisce niente di economia”.
A cura di Alfonso Biondi
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Rappresentanti delle sigle sindacali

I sindacati non ci stanno. L'approvazione alla Camera della manovra da 30 miliardi non ha fatto che alimentare il malcontento di Cgil, Cisl e Uil che annunciano nuove mobilitazioni contro il provvedimento. Le tre sigle, forti di un'unità ritrovata, sono pronte a fare fronte comune contro delle misure che non esitano a definire "inique" e che, nella sostanza, andranno a penalizzare pensionati e lavoratori. La manovra "sembra sia stata fatta da mio zio che non capisce niente di economia" ha sentenziato ieri il segretario nazionale della Cisl Raffaele Bonanni, ribadendo che il decreto licenziato dalla Camera "è iniquo ed è contro i lavoratori dipendenti e i pensionati" e, per questo motivo, la Cisl "non darà tregua".

Per Bonanni sarà indispensabile che il governo metta mano a una riforma del sistema fiscale: l'obiettivo deve essere quello di alleggerire il pesante carico che grava sul groppone di lavoratori e pensionati, ma anche di incentivare le imprese che assumono. Su questi punti, precisa il leader della Cisl, sarà però inevitabile  che Monti agisca attraverso la concertazione con le parti sociali. Sulle stesse posizioni di Bonanni anche Carmelo Barbagallo della Uil che continua a mettere l'accento sugli effetti devastanti che colpiranno lavoratori e pensionati.

Anche Susanna Camusso continua ad essere molto critica nei confronti del decreto salva Italia. Da Padova il  numero uno della Cgil aveva parlato di profondi squilibri sulla tassazione del lavoro dipendente, delle pensioni e delle famiglie. "Questo è un tratto che va corretto, anche per gli effetti recessivi che avrà sul Paese" ha dichiarato la Camusso, possibilista su un cambiamento del provvedimento "in senso anti-recessivo".  Sul fronte della protesta e della mobilitazione, i sindacati hanno fatto sapere che l'intenzione è quella di andare avanti fino a Natale con modalità ancora da stabilire. Un piccolo antipasto l'ha servito ieri la Cisl a piazza Montecitorio, dove ha dato vita a un presidio che ha visto la partecipazione anche rappresentanti delle altre forze sindacali.

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