Cesare Battisti è irreperibile: la polizia brasiliana ora lo cerca

Cesare Battisti, l'ex terrorista
dei Proletari armati per il comunismo, condannato in contumacia in Italia a due ergastoli per aver commesso quattro omicidi, non è più reperibile all'indirizzo di Rio De Janeiro comunicato alle autorità del Brasile, paese in cui risiede, dopo la sua scarcerazione. La stampa locale riferisce che il giudice federale di Brasilia Alexander Vidigal ha chiesto alla polizia federale di rintracciarlo: se l'ex terrorista non sarà rintracciato entro 5 giorni, in base alla legge brasiliana potrà essere accusato di "soggiorno illegale" nel Paese, un reato che prevede anche la possibilità di deportazione.

Cesare Battisti da quasi trent'anni si sottrae alla giustizia italiana: prima una evasione risalente al 1981, poi la fuga in Francia, Messico e infine appunto in Brasile, dove fu arrestato nel 2007 e dove due anni dopo ottenne lo status di rifugiato politico, revocato nel 2009 quando però l'allora presidente Lula oppose il proprio rifiuto all'estradizione.
Condannato successivamente a due anni di reclusione per uso di passaporto falso, seppure da scontarsi in regime di semi-libertà, un anno fa Battisti ha infine ottenuto dalla Corte Suprema Federale del Brasile la definitiva conferma del non doversi procedere all'estradizione in Italia, con immediato rilascio. Ora però la sua vicenda potrebbe inaspettatamente riaprirsi con un nuovo capitolo.