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Censimento rom, nuovo passo indietro di Matteo Salvini: “Non è una priorità, ne parlerò coi sindaci”

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini cambia di nuovo idea sull’ipotesi di un censimento dei rom presenti in Italia: ora non è più una priorità. “Ne parlerò con i sindaci sapendo che questo tipo di controlli esistono da anni”. E con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, assicura, c’è sintonia sul tema.
A cura di Stefano Rizzuti
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Nuovo passo indietro del ministro dell’Interno Matteo Salvini sulla questione del censimento dei rom: dopo aver espresso ieri la volontà di effettuare un censimento sulla popolazione rom in Italia e aver poi rettificato in parte la notizia, il ministro dell’Interno quest'oggi aveva detto di non voler fare alcuna retromarcia. Ma stasera, parlando con i cronisti, spiega che la questione “del censimento nei campi rom non è una priorità: quella è la sicurezza, i migranti”. Salvini assicura che sul tema lavorerà con i sindaci “sapendo che questo tipo di controlli esistono da anni, ovunque, portati avanti da amministrazioni di tutti i colori politici”.

Il titolare del Viminale si sofferma sull’aspetto per cui è stato maggiormente criticato: “Vorrei sottolineare che non sono di carattere etnico: la razza non m'interessa. Nei campi possono vivere anche eschimesi, finlandesi, controllerei lo stesso che siano in regola, che portino i figli a scuola”. In realtà ieri Salvini ha parlato di un censimento dei rom (non consentito dalla Costituzione) e non di uno studio dei campi nomadi che, invece, viene già effettuato annualmente con il report pubblicato dall’Associazione 21 luglio.

Il ministro dell’Interno assicura unità di vedute con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sul tema dei campi rom. “Ho appena parlato con Conte, non c’è nessuna crepa nel governo, l'intesa è granitica. Gli ho spiegato che il censimento dei rom possiamo chiamarlo controllo, verifica, anche Giovanni, ma è solo una questione di rispetto del codice penale e civile. C’è con il premier una totale condivisione”.

Salvini risponde anche a Roberto Speranza, che ha annunciato di denunciarlo per istigazione all’odio razziale: “Sono preoccupatissimo, non mi vedete…”, dice prendendo poco sul serio questa possibilità. “La verità – aggiunge – è che a sinistra c’è il vuoto assoluto, il niente. E cercano un nemico da abbattere e hanno scelto me”.

La questione migranti

Il ministro dell’Interno, fermandosi a parlare con i cronisti a Palazzo Madama, tocca anche altri temi, come quello dei migranti. “Proprio in queste ore stiamo lavorando a una proposta italiana per la gestione dei migranti: tra due o tre giorni sarà pronta e ci confronteremo con i partner europei. Su un'eventuale riunione al livello europeo ha pieno mandato Conte, decide lui, mi affido totalmente a lui”, conclude.

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