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Celebrazioni Unità d’Italia: il programma degli incontri

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta presenta il programma nazionale per le celebrazioni: quest’anno il 17 marzo, Festa del Tricolore, sarà Festa Nazionale.
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Unità-Italia

Nell'ampia agenda dei festeggiamenti per il centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia, uno spazio importante arrivano ad occupare gli incontri con i Capi di Stato stranieri. Infatti, poche ore fa, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, di comune accordo con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ed il presidente del comitato dei garanti per le celebrazioni Giuliano Amato, ha annunciato il calendario degli incontri e una serie di sostanziali novità. In particolare per le celebrazioni del 2 giugno verranno invitati i 26 Capi di Stato dei Paesi Europei, il Presidente Statunitense Barack Obama (che nel pomeriggio di ieri ha preso parte al vertice Usa – Cina), quello russo Dimitry Medvedev ed i rappresentanti dei Paesi in cui vivono le comunità italiane più numerose, Argentina, Brasile, Australia ed Uruguay.

Allo stesso modo, come riportato da Ansa, "il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si recherà all'Altare della Patria per rendere omaggio al milite ignoto, ma anche al Pantheon, dove è sepolto re Vittorio Emanuele, che fu il primo Capo di Stato italiano" dal momento che, sempre citando le parole di Giuliano Amato, "l'Italia fu fatta da Mazzini, Cavour, Garibaldi e da Vittorio Emanuele". Un'altra novità emersa dall'incontro è la possibilità che per quest'anno il 17 marzo, Festa del Tricolore, diventi una Festa Nazionale, almeno stando a quanto dichiarato dallo stesso Letta "Io penso che il 17 marzo non si andrà a scuola né a lavoro. E' scritto nella legge".

In realtà queste iniziative si inseriscono nel più ampio contesto delle celebrazioni dell'Unità, a partire dal progetto denominato "luoghi della memoria" e che consiste nel restauro e nella promozione dei luoghi e degli avvenimenti principali del Risorgimento: si tratta nello specifico di ben 400 "simboli" sui quali si interverrà nei prossimi mesi. Come riporta il sito ufficiale Italia150: "Sono inoltre previsti tra gli interventi prioritari e urgenti i restauri delle statue dei patrioti italiani a Firenze, realizzate nel programma per Firenze Capitale a partire dal 1864; l’ossario di Custoza (Verona); la statua di Vittorio Emanuele II a Riva degli Schiavoni, Venezia; le statue di Cavour e Carlo Alberto a Torino. Sono in corso di definizione e progettazione il recupero dell’incompleto monumento ai Mille di Marsala e il recupero e la valorizzazione del Monumento Nazionale ai Fratelli Bandiera di Crotone. I Luoghi della Memoria prevedono anche un sistema di nuova segnaletica con targhe, mappe e iscrizioni e un sito internet www.iluoghidellamemoria.it che nel corso del 2011 diventerà il perno di un museo virtuale della storia dell’unificazione italiana, connettendo in rete i diversi musei del Risorgimento".

Non mancheranno ovviamente le mostre, le iniziative ed i convegni, stimati in oltre 600 eventi, in cui si cercherà di coinvolgere in primo luogo gli studenti. Tra le mostre già realizzate ci sono invece la mostra I padri fondatori presso il Senato della Repubblica; la mostra Gioventù ribelle, realizzata in concerto con il Ministero della Gioventù; la mostra Volturno 1860. L’ultima battaglia dei Mille presso la Reggia di Caserta; la mostra 1861. I pittori del Risorgimento attualmente in corso alle Scuderie del Quirinale, realizzata dall’azienda Palaexpo di Roma Capitale; la mostra Il viaggio di Eleonora Duse intorno al mondo a cura di Maurizio Scaparro
In tal senso va segnalata la messa a punto di un portale dedicato, su iniziativa del Ministero dell'Istruzione, la cui "gestione editoriale" è stata affidata ad Ernesto Galli della Loggia.

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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