Cdm, troppe misure. Slitta riforma della scuola, blindato lo sblocca Italia
Tra le misure domani sul tavolo del Consiglio dei ministri non ci sarà quella della scuola. La decisione, si apprende da fonti di governo, è stata presa per evitare l'ingolfamento dei vari provvedimenti da discutere in cdm, tra i quali ci sono già lo Sblocca-Italia e la giustizia, entrambi temi sono al centro dell'incontro di oggi, 28 agosto, tra il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il premier Matteo Renzi. Quest’ultimo ha trascorso il resto la giornata passando dal vertice-fiume – con Pier Carlo Padoan e Maurizio Lupi, per definire le risorse sui dei provvedimenti- alle telefonate con il ministro della Giustizia Andrea Orlando per pianificare la serie di misure con cui la riforma sbarcherà in Parlamento. E se per lo sblocca Italia non ci dovrebbero essere problemi, più difficoltoso appare il cammino sulla giustizia, dove restano divisioni nella maggioranza, tra Pd e Ncd sulla parte penale, e solo venerdì sarà deciso se portare in Cdm l'intero pacchetto o approvare solo la riforma della giustizia civile con il taglio, via decreto legge, degli arretrati.
La riforma della scuola slitta, ma non salta
Se ne ritornerà a parlare a settembre quasi certamente, in una prossima riunione dei ministri a Palazzo Chigi. Tra le novità la rivoluzione delle supplenze, valorizzazione del merito e abbandono del precariato, sponsor privati e aperture alle scuole paritarie, organico funzionale a livello di istituto e/o di area territoriale. Ma il punto principale saranno le assunzioni: almeno centomila. Precari che entrerebbero in ruolo (con un costo che, secondo fonti sindacali, si aggira, sui 400-500 milioni), ancora non è chiaro se spalmati in tre anni o in un’unica soluzione. Da dove saranno presi i soldi per le coperture?. “I temi della scuola – ha confermato il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan al Tg2 – non sono nel decreto (Sblocca Italia, ndr), saranno in altri strumenti”.