Catricalà spinge sulle liberalizzazioni: “Decreto entro il 20 gennaio”
Il governo accelera sulle liberalizzazioni e fa sapere che agirà per decreto. Ad annunciarlo è Antonio Catricalà, ieri ospite della trasmissione Porta a porta. La via del decreto, secondo quanto riferito dal sottosegretario, rappresenta l'unica percorribile, considerando sia l'urgenza del provvedimento sia il fatto che "una legge avrebbe un periodo troppo lungo di gestazione". Il provvedimento potrebbe esser pronto già prima del 20 gennaio.
L'esecutivo guidato da Mario Monti ribadisce così la propria vocazione "decisionista", ma, vista la delicatezza del tema, stavolta non potrà prescindere da un confronto coi partiti. E a farlo presente è lo stesso Catricalà: "Noi vogliamo dare il modo di esprimersi ai partiti" ha dichiarato l'ex Presidente dell'Antitrust, paventando la possibilità di consultazioni coi partiti in tempi brevi. Secondo alcune indiscrezioni, poi, il Presidente del Consiglio Mario Monti potrebbe incontrare i leader dei partiti che lo sostengono già in settimana.
I settori sui quali si agirà
Il provvedimento cui stanno lavorando Monti e Catricalà coinvolgerà "tutti i settori": dalle farmacie ai notai, dall'energia alle assicurazioni. Il decreto dovrebbe contenere misure specifiche anche sull'acqua, ma qui l'esecutivo dovrà fare i conti con gli esiti della consultazione referendaria dello scorso giugno. Il sottosegratario alla Presidenza del Consiglio ha ammesso che "il referendum impedisce un intervento diretto" ma che sta comunque pensando "a delle modifiche che non vadano contro il risultato referendario".
Per quanto riguarda riguarda le farmacie e i notai è in arrivo un aumento della pianta organica. Capitolo distributori di carburanti: l'obiettivo resta quello di farne calare il prezzo (la benzina ha toccato quota 1,80 euro), dando al benzinaio "la possibilità di usare la benzina insieme ad altri beni di consumo da poter vendere". Si agirà dunque sul contratto tra distributore e compagnie petrolifere, tentando di abolire l'esclusiva. "Alcune misure di efficientamento" riguarderanno la Rai: per la televisione pubblica si pensa ad una "governance diversa" o a interventi sul pagamento del canone. Previsti interventi anche sulle Ferrovie dello Stato che beneficiano di una serie di strutture che le avvantaggia. Sull'energia, infine, la separazione Eni-Snam non rappresenta una priorità dell'esecutivo che, in questo settore, si limiterà ad interventi più generali.