Catanzaro: città flagellata dall’acqua e dal fango (VIDEO)
A Catanzaro l'acqua ricopre le strade e sommerge le abitazioni
Questa è la località Cava, dove il fango ha inondato tutta la zona.
Una notte in angustia è stata quella vissuta a Catanzaro. Sulla città si è abbattuto un nubifragio con tuoni e fulmini costanti: una notte trascorsa in una miscela di fango ed acqua. Il sud è stremato dal maltempo; accanto alla Calabria c'è la Sicilia, che ha già 3 vittime. Nella notte tantissime richieste di soccorso sono arrivate ai Vigili del fuoco a Catanzaro, che hanno effettuato oltre 100 interventi. Ieri sera alcune persone non sono riuscite a lasciare l'aeroporto di Lamezia Terme, altre sono rimaste bloccate in strade annientate dal fango. L'allarme che si avverte è forte, in una città in cui ieri un uomo è rimasto vittima del maltempo. È accaduto nella frazione di Sala, l'uomo si trovava nella sua officina meccanica. Un muro di mantenimento, da anni sotto sequestro, è crollato e ha ucciso il titolare di 56 anni e ferito uno dei 2 dipendenti che si trovavano con lui.
Il panico c'era stato già nel pomeriggio quando un treno nel tratto tra Feroleto e Marcellinara è uscito fuori dalle rotaie per le forti piogge e le conseguenti frane. I detriti hanno spinto il convoglio fuori dai binari subito dopo aver attraversato un ponte, crollato dopo pochi secondi. Il treno si è piegato su se stesso. Vi sono stati alcuni contusi tra i 21 passeggeri, ma nessun ferito. Probabilmente il deragliamento è stato causato dal crollo del ponte, ma le squadre tecniche del Gruppo FS dovranno verificare se vi è stato un collegamento tra i due incidenti.
Oggi la Prefettura di Catanzaro invita i cittadini a non uscire di casa, a rimanere in luoghi sicuri e a non intraprendere viaggi. Le costanti di queste ore sono autovetture in panne, allagamenti, frane, acqua e fango nelle abitazioni, traffico in tilt. Il sindaco Michele Traversa ha infatti ordinato la chiusura di molte strade ormai rese inagibili dagli smottamenti, come la Provinciale per San Floro, e di tutte le scuole.
Dopo il disastro si corre ai ripari. Il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini ha dichiarato che "bisogna agire svuotando dove non si sarebbe dovuto costruire". È necessario intervenire in breve tempi, specifica Clini:
È assolutamente urgente che l'Italia prenda atto che ci troviamo in una situazione climatica nuova rispetto a quella degli ultimi decenni altrimenti rincorreremo emergenze su emergenze. Il nostro territorio è stato gestito molto male, comunque la situazione climatica più o meno consentiva di reggere eventi climatici rari.
Gli interventi di soccorso sono costanti; se ne avverte forte esigenza soprattutto nei quartieri di Santo Janni e Cava, dove si è verificata l'esondazione di alcuni torrenti. Attualmente sono ancora tante le famiglie isolate nel capoluogo calabrese e ci si sta mobilitando per evacuare molte di esse.